Raccolta differenziata nel centro di Roma, l'Ama accusata di plagio
Secondo Paolo Garelli, ideatore del sistema di raccolta e separazione dei rifiuti denominato “Carretta carretta”, la municipalizzata avrebbe “scippato” il suo progetto, applicandolo al centro storico della capitale. I problemi riscontrati dalla popolazione in questi mesi sarebbero causati da errori della municipalizzata nell'attuazione del metodo. L'Ama respinge le accuse
21 June, 2010
L'accusa è di quelle pesanti. Il contestato sistema “misto” di raccolta e separazione dei rifiuti applicato dall'Ama nel centro storico di Roma sarebbe il risultato di un plagio, per giunta riuscito male. A sostenerlo, accusando la municipalizzata dalle colonne del quotidiano “Metro”, è lo stesso presunto autore del brevetto originario, Paolo Garelli, secondo il quale i problemi presentati dal metodo di raccolta sarebbero dovuti a un'errata applicazione dei un sistema da lui concepito e denominato “Carretta carretta”, dal nome dei contenitori mobili utilizzati per il conferimento della spazzatura. L'azienda si è affrettata a smentire, anche se suoi rappresentanti avrebbero effettivamente incontrato diverse volte Garelli.
Il metodo di conferimento in uso nei quartieri centrali della capitale prevede l'uso di “cassonetti mobili”, che in giorni e orari prestabiliti vengono posizionati in spazi comuni dove i cittadini possono depositare i rifiuti. In ogni “carretta” si deposita una particolare tipologia di rifiuto e il cassonetto è provvisto di un rilevatore di peso e di sistemi di riconoscimento dei sacchetti e dei cittadini associati. Il problema, secondo Paolo Garelli, starebbe negli errori che l'Ama avrebbe commesso nell'attuare il sistema di raccolta (per giunta, senza riconoscergliene la paternità). Ecco, nell'ordine, le accuse: le aree per il posteggio delle “carrette” non sono state delimitate, indicate, né tanto meno protette; gli orari per il ritiro dei rifiuti non sono stati calcolati correttamente, perché non tengono conto del tempo per gli spostamenti dei mezzi, che non riescono a rispettare gli orari fissati; gli orari stessi non sono stati concordati con i gestori degli esercizi commerciali; il ritiro dell'organico non è stato predisposto tutti i giorni, in modo da evitare disagi alla popolazione.
Secondo Garelli, l'applicazione puntuale del suo metodo è invece avvenuta a Stromboli (dove il sistema è in vigore dalla fine del 2009) e si è rivelata «un grande successo», registrando il favore dei residenti. Adesso, il metodo “Carretta carretta” è stato accolto dalla International solid waste association (Iswa), un'associazione con sede a Copenhagen che promuove la gestione dei rifiuti sostenibile servendosi di professionisti del settore, ed è stato presentato per la prima volta ad Amburgo.