L'Arpa Lazio si difende: la rete di centraline per il monitoraggio dell'aria di Roma è adeguata
L'Agenzia per la protezione ambientale del Lazio replica alle accuse secondo cui le centraline per il monitoraggio degli inquinanti atmosferici installate a Roma sarebbero in numero insufficiente
07 July, 2010
L'Arpa Lazio replica a quanto apparso nei giorni scorsi sulla stampa a proposito del "Rapporto Osservasalute - Aree metropolitane 2010", redatto dall'Università Cattolica di Roma, rassicurando l'opinione pubblica sulla piena adeguatezza della rete di centraline per il controllo della qualità dell'aria presenti a Roma.
"Il numero di centraline appartenenti alla rete di monitoraggio della qualità dell'aria presenti nel comune di Roma è pari a 12 ed è più che sufficiente a stimare l'inquinamento atmosferico - afferma Corrado Carrubba, commissario dell'Agenzia regionale - la nostra rete è infatti costituita da un numero di stazioni pari al doppio di quelle previste dalla normativa vigente (Decreto Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60), secondo la quale, nel caso del comune di Roma, sarebbero sufficienti 6 punti di campionamento".
Inoltre, l'Arpa dichiara che i dati rilevati della rete di centraline, così come previsto dalla normativa europea (Direttiva 2008/50/CE), sono integrati utilizzando modelli matematici di trasporto e dispersione degli inquinanti in aria. Vengono poi effettuate, sempre per il territorio comunale romano, previsioni a 72 ore dei livelli dei principali inquinanti; previsioni che rendono possibile alle autorità competenti l'adozione di misure di prevenzione a tutela della salute dei cittadini.