Un bando della Regione Puglia per realizzare boschi nelle periferie e nelle aree urbane degradate
La Regione Puglia ha annunciato l'avvio di un bando per dotare i comuni della Puglia di “boschi urbani” che prenderanno il posto di aree urbane di fatto non utilizzate. Venti milioni di euro la cifra a disposizione. L'assessore regionale all’Assetto del Territorio, Paesaggio e Aree Protette, Angela Barbanente: “E' nato quello che abbiamo voluto chiamare Patto città-campagna”
22 July, 2010
Venti milioni di euro per dotare i comuni della Puglia di “boschi urbani” che prenderanno il posto di aree urbane di fatto non utilizzate. Ammonta a tanto la dotazione finanziaria dell’innovativo bando, primo nel suo genere, presentato giovedì 22 luglio dagli assessori regionali alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno e all’Assetto del Territorio, Paesaggio e Aree Protette Angela Barbanente.
Si tratta di risorse del PSR Puglia 2007-2013, Misura 223 “PRIMO IMBOSCHIMENTO DI SUPERFICI NON AGRICOLE” (ASSE II – MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE) destinate alle Pubbliche Amministrazioni che avranno la opportunità di riconvertire aree sostanzialmente non utilizzate per farne dei veri e propri polmoni verdi contribuendo in questo modo al risanamento urbano, ambientale e paesaggistico delle città.
Il bando (che finanzia il 100% del costo degli interventi e la cui scadenza viene definitivamente traguardata al 15 settembre) rappresenta una importantissima opportunità per convertire in boschi le periferie urbane, le aree extraurbane degradate(come le cave abbandonate) e gli ambiti “periurbani”, ossia quelle aree poste ai margini della città o fra edifici e infrastrutture, spesso abbandonate o prive di funzione sia rurale che urbana (come aree industriali dismesse o aree non agricole). Uno strumento dal forte impatto ambientale, se solo si pensa a quelle realtà territoriali come Brindisi, Manfredonia, Taranto, interessate da siti industriali contaminati in ambito periurbano, per i quali interventi di imboschimento a protezione delle aree urbane, potrebbero svolgere una importante funzione di recupero ambientale e di barriera per l’abbattimento di rumori e polveri, e di difesa dagli inquinanti.
“Questo bando è il frutto di un approccio programmatico innovativo con cui abbiamo guardato al PSR – ha commentato l’assessore Stefàno – in linea, peraltro, con le modifiche delle Politiche Agricole Comunitarie che attribuiscono all’agricoltura non solo compiti di qualità della produzione alimentare e di attivazione di circuiti economici a scala locale, ma anche di “sentinella” dell’ambiente. In questa prospettiva, le foreste e i boschi assumo un ruolo fortemente strategico per la tutela idrogeologica , il risanamento ambientale ed il miglioramento del paesaggio e della sua fruibilità nei centri urbani. Ed è proprio da questo approccio nuovo che è scaturita la co-pianificazione del Piano Paesaggistico regionale,al quale il nostro Assessorato ha dato il suo contributo ed oggi, con questo bando, anche uno strumento operativo concreto, nella convinzione che tutela dell’ambiente non significhi solo vincolo e divieto e che il miglioramento delle condizioni del mondo rurale sia possibile attraverso una politica agro-urbana che vede città e campagna collaborare nell’ottica di una reciproca sostenibilità”.
“Da questo spirito collaborativo - ha dichiarato l’assessore Barbanente – è nato quello che abbiamo voluto chiamare “Patto città-campagna”, uno dei 5 progetti territoriali del nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. La nostra necessità era, ed è, quella di migliorare la qualità del paesaggio e dell’ambiente nelle periferie urbane, per restituire dignità all’abitare in queste parti di città, attraverso interventi di rigenerazione ecologica finalizzati alla riqualificazione di aree abbandonate e degradate, alla riduzione di varie forme di inquinamento, allo sviluppo di funzioni ricreative, sportive e del tempo libero. Il bando è importante anche ragionando in prospettiva, poiché i progetti di imboschimento potranno assolvere anche alla realizzazione delle infrastrutture verdi urbane che si trovano ai margini della città, rispondendo a vari obbiettivi. Il nostro intento è quello di migliorare la qualità e la vivibilità urbana, anche attraverso la fruizione del bosco, ma anche quello di ridurre gli inquinanti attraverso la produzione di biomassa da parte degli alberi,ottenere la compensazione ambientale , consentire alle aree periferiche di avere attrezzature a verde e visuali aperte sulla campagna, incrementare la funzione di conservazione della biodiversità e della Rete Ecologica e tutelare suolo e sottosuolo, favorendo le superfici permeabili per il recupero e riciclo della risorsa aria-acqua”.