L'ambiente e l'ecologia protagonisti dell'Aniene film festival
Dopo diversi appuntamenti in giro per la provincia di Roma, la kermesse sbarca nella capitale, con una due giorni dedicata a capolavori "verdi" dei grandi della cinematografia mondiale, ma anche a cortometraggi ecologisti e produzioni dedicate a recenti catastrofi ambientali. Appuntamento il 4 e 5 settembre al centro sociale La Torre, nella riserva naturale Valle dell'Aniene
03 September, 2010
Film che ricostruiscono tragedie ambientali che hanno scosso l'America e il mondo intero. Una serie di cortometraggi ecologisti destinata ad un pubblico ampio. Ma anche grandi pellicole che hanno segnato la storia del cinema diretti da registi del calibro di Amos Gitai e Jean Renoir. Questo il fitto programma degli ultimi due giorni della manifestazione “Aniene film festival - Il cinema della terra”, ideato e organizzato dall'Officina Film Club di Paolo Luciani e Cristina Torelli, in programma il 4 e 5 settembre a Roma, presso il centro sociale La Torre, nella riserva naturale Valle dell'Aniene .
Le proposte del fine settimana inizieranno sabato, alle 18, con la proiezione del requiem in quattro parti Quando gli argini si rompono, di cui verranno proposte la prima e la seconda parte, del regista Spike Lee. Una pellicola in cui Lee, a poche settimane dall'uragano Katrina, che ha messo in ginocchio la città di New Orleans e coinvolto tutti gli stati che si affacciano sul Golfo del Messico dà vita un viaggio alla ricerca delle responsabilità, antiche e recenti, della tragedia. Alle 21, sarà proiettata la prima parte della serie Green Porno di Isabella Rossellini e Jody Shapiro (Usa 2008 -15') costituito da otto episodi. Ideata, scritta e diretta da Isabella Rossellini, la serie nasce nel 2008 come esperimento sul sito web del Sundance Film Festival sundancechannel.com, una collana di cortometraggi a tematica ecologista destinata ad un pubblico il più ampio possibile: da qui l'idea di creare un format colorato, divertente, ma dal contenuto accurato. La giornata di sabato proseguirà con la proiezione di Ananas di Amos Gitai (Francia 1984 - 78'). Nel film Amos Gitai scopre che la globalizzazione rappresenta un "pericolo di morte" per il mondo e che le multinazionali, per massimizzare i profitti, usano tecnoscienza, mafia, colpi di stato. Traffici planetari di clandestini, guerre "sante". Alle 24 sarà la volta della proiezione di Il fiume (The river) di Jean Renoir (Francia 1951 - 99').
Il programma continua anche domenica con altre proposte significative. In particolare, si segnalano la proiezione della terza e quarta parte di Quando gli argini si rompono di Lee, e la proiezione della seconda parte di Green Porno costituita da sei episodi. Ad essere presentato sarà anche Con i miei occhi di Giorgio Diritti: un viaggio dalla foresta dell'area indigena dei Satarè-Mawè, lungo il fiume Andirà e il Rio delle Amazzoni fino a giungere a Manaus, la capitale dello stato Amazonas, in Brasile. Il protagonista del viaggio è lo sguardo di un giovane ragazzo indio, partito alla ricerca del fratello, fuggito da una scuola agricola di padri missionari cattolici. Chiude la rassegna, alle 24, la proiezione di Il paradiso dei barbari di Nicholas Ray (Usa 1958 - 93'). Nella Florida incontaminata di fine Ottocento un ecologo conduce una battaglia all'ultimo sangue contro i bracconieri che stanno sterminando gli "uccelli del Paradiso", ricercatissimi per le loro piume.
Prima di giungere nella capitale, il festival, giunto quest'anno alla seconda edizione, ha toccato diverse località della provincia di Roma, a partire dallo scorso 4 agosto. La manifestazione è a ingresso libero.
Fonte: Adnkronos