“Ripagateci il danno”
La nuova iniziativa di Legambiente contro i reati legati allo smaltimento illegale di rifiuti in Campania. L’associazione sta organizzando un’azione collettiva di tutti coloro, cittadini ed amministrazioni, che hanno subito le conseguenze dell’ecomafia
05 November, 2008
Una sorta di “class action” per il procedimento penale scaturito dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo sul traffico e lo smaltimenti illegale di rifiuti in Campania. Questa l’ iniziativa, coordinata dall’Osservatorio nazionale ambiente e legalità e da Legambiente Campania, contro i reati ambientali, che si sono consumati nella regione, come sta emergendo anche dall’inchiesta “Terra promessa 2” della Procura della Repubblica e la Direzione Distrettuale anti mafia. Dopo anni di impegno contro le ecomafie, l’associazione ha deciso di costituirsi, appena possibile, nel procedimento penale scaturito dalle dichiarazioni di Gaetano Vassallo. Legambiente, inoltre, ha avviato una campagna per coinvolgere tutti i cittadini che hanno subito direttamente i danni causati dallo smaltimento illegale di rifiuti. Attorno a questa iniziativa, intitolata “Ripagateci il danno”, l’associazione chiama a raccolta anche i comuni interessati dai siti abusivi di smaltimento e i soggetti associativi in grado di rappresentare gli interessi collettivi danneggiati dalle attività dei Casalesi.
Per dare vita a quest’azione collettiva contro l’ecomafia, Legambiente ha già attivato un primo gruppo di avvocati e volontari che cureranno la raccolta delle adesioni e l’avvio delle procedure previste per la costituzione in giudizio come parte civile.
Sono a disposizione dei cittadini due numeri di telefono 06 86268372 e 081 261890, attivi dalle 10, 30 alle 18,00, dal lunedì al venerdì.