A New York spunta l'autobus col tetto vegetale
Un ricercatore della New York University ha progettato i “bus roots”: autobus che portano sul proprio tetto piante e tappeti erbosi. L'idea permetterebbe di apportare molti benefici legati all’aumento della superficie verde cittadina. Il primo prototipo di bus roots è già stato costruito e ha viaggiato per più di 5 mesi da New York fino all’Ohio
12 October, 2010
Elisa Bianco
La presenza di tetti verdi in cima ai nuovi edifici è un dettaglio sempre più comune nelle grandi metropoli, allora perché non cercare di combinarne i benefici con quelli di altre pratiche eco-compatibili già esistenti come ad esempio i trasporti pubblici? Potrebbe essere questa la domanda che ha spinto Marco Cosio, laureato alla New York University, a progettare e realizzare i cosiddetti Bus roots, ossia autobus che portano sul proprio tetto piante e tappeti erbosi.
Secondo il loro ideatore, i bus roots permettono di “recuperare spazio dimenticato, aumentare la qualità della vita e far crescere la quota green della città”. Oltre al valore estetico, quindi, il fatto di ricoprire i tetti degli autobus di vegetazione permetterebbe di apportare molti altri benefici, legati proprio all’aumento della superficie verde cittadina; tra questi ad esempio, la mitigazione del surriscaldamento urbano, il maggiore isolamento termico e acustico, la riduzione e il miglioramento della gestione dell’acqua piovana, l’assorbimento di anidride carbonica e la possibilità di creare nuovi spazi di ricreazione ed educazione civica.
Se si calcola che il tetto di un autobus ha una superficie di circa 31 metri quadrati e la flotta di trasporti pubblici newyorkesi conta circa 4500 veicoli, allora coprendo ogni mezzo con un po’ di piante, la città guadagnerebbe facilmente 14 ettari di verde pubblico. Il primo prototipo di bus roots è già stato costruito e ha viaggiato per più di 5 mesi da New York fino all’Ohio, portandosi sopra arbusti e diverse piante grasse. Il progetto sta iniziando a riscuotere i primi successi anche a livello internazionale, risultando vincitore del secondo premio alla Grand Idea Competition 2010 del DesignWala, una piattaforma il cui scopo è raccogliere e dare visibilità a idee e progetti capaci di ridisegnare sistemi, prodotti e programmi per condurre a un modello di vita più efficiente e sostenibile.