Rapporto LLM: ogni anno in Italia al macero 20 milioni di tonnellate di cibo non consumato
Secondo Last Minute Market, gruppo di ricercatori dell'Università di Bologna, ogni anno 40 miliardi di euro, il 3% del PIL nazionale, finiscono al macero sotto forma di cibo lasciato scadere o non consumato: una cifra che potrebbe sfamare 44 milioni di persone. LLM e la Facoltà di Agraria di Agraria dell’ateneo bolognese lanciano il progetto “Un anno contro lo spreco 2010”
19 October, 2010
20 milioni di tonnellate di cibo buttati ogni anno, per un valore di quasi 40 miliardi di euro (il 3% del PIL nazionale): è quanto denunciato dal rapporto di Last Minute Market (LMM), spin-off accademico dell’Università di Bologna guidato dal Preside della Facoltà di Agraria Andrea Segrè.
I dati pubblicati sono allarmanti: a fronte delle 8 milioni e mezzo di tonnellate di prodotti agricoli consumati ogni anno dagli italiani, quasi altrettante (7 milioni e mezzo) finiscono al macero, fondamentalmente a causa dei costi di raccolta troppo sostenuti, che gli agricoltori spesso non riescono più ad affrontare. Ma gli sprechi non arrivano solo dal settore agricolo: 2 milioni di tonnellate di cibo vengono gettate ogni anno dall’industria alimentare e 200.000 vanno perse nella distribuzione.
I ricercatori di Bologna hanno calcolato che una famiglia media arriva a sprecare più di 500 euro all’anno in alimenti che scadono senza essere consumati, abbandonati nel frigorifero e dimenticati.
In media finisce nella spazzatura il 19% del pane acquistato, il 17% della frutta, il 4% della pasta e addirittura il 39% dei prodotti freschi. Con le quantità avanzate si potrebbero sfamare 44 milioni di persone. Quasi un’altra Italia.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica a livello italiano ed europeo, la Facoltà di Agraria e LLM
hanno lanciato il progetto “Un anno contro lo spreco 2010”, con un calendario di iniziative a tema tra cui la conferenza “Transforming food waste into a resource” programmata per il 28 ottobre a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo e la presentazione a Bologna del “Libro Nero dello spreco alimentare in Italia”, seguito da un “Pranzo con cibo di recupero” che ospiterà 500 persone in Piazza Maggiore.