Abolizione dei sacchetti di plastica, Napoli si prepara
La Giunta Comunale di Napoli si prepara a rendere effettivo il divieto. Assessore Nasti: "Sarà una vera rivoluzione indurre i cittadini a sostituire con borse riutilizzabili i sacchetti di plastica consumati ogni anno". La notizia è accolta positivamente da Assoutenti e dai Verdi. Il provvedimento del Comune ne precede un altro sul vuoto a rendere
04 November, 2010
In Campania lo avevano già fatto altri comuni: Caiazzo, Ercolano, Nola, Nocera inferiore, Giugliano, Marano e Pontecagnano.
Dal 3 novembre anche il Comune di Napoli si prepara a dire stop ai sacchetti di plastica. A partire da gennaio, quindi, gli esercizi commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande, che esercitano sia in sede fissa che su area pubblica, nonché per i produttori agricoli che effettuano vendita al dettaglio sui mercati cittadini, non potranno più distribuire, gratuitamente o a pagamento, shopper che non siamo biodegradabili.
Con una delibera della giunta comunale di Napoli firmata dagli assessori Giacomelli e Nasti, quindi, il Comune di Napoli recepisce quanto sancito dalla Legge Finanziaria 2007 sulla base di criteri fissati dalla normativa comunitaria, che prevede il divieto delle commercializzazione dei sacchetti di plastica su tutto il territorio nazionale.
Durante il periodo di attesa, il comune pianificherà azioni di informazione e sensibilizzazione dei commercianti e dei consumatori. L’adeguamento coinvolgerà tutta la grande distribuzione e i negozi al dettaglio con sanzioni che, se non saranno modificate dal Consiglio comunale, oscilleranno tra i 25,82 ed i 150,94 euro.
Sarà una vera rivoluzione - spiega l'Assessore Nasti - indurre i cittadini a sostituire con borse riutilizzabili i sacchetti di plastica consumati ogni anno, risparmiando così tonnellate di petrolio e altrettante di emissioni di CO2, ma soprattutto evitando di disperdere nei campi, nei fiumi e nei mari la plastica che è indistruttibile. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente un sacchetto può restare nell’ambiente anche per secoli, da un minimo di 15 anni a un massimo di 1000 anni, e solo l1% dei sacchetti di plastica viene riciclato a livello mondiale in quanto riciclarli costa più che produrli.
I benefici che deriveranno dall’applicazione del divieto che andrà in vigore con il nuovo anno sono molteplici - osserva l'Assessore Giacomelli - e investono il settore ambientale, ma anche quello produttivo, sarà infatti ridotto il consumo di fonti energetiche non rinnovabili in quanto non sarà più necessario produrre le circa 200mila tonnellate di sacchetti (circa 20 miliardi di shopper) usati annualmente in Italia, con un risparmio di tonnellate di petrolio mentre, per produrre la stessa quantità di sacchi biodegradabili occorreranno invece circa 150mila tonnellate di mais e 300mila tonnellate di olio di girasole. Sarà poi ridotta la quantità di sacchetti non biodegradabili inesorabilmente destinati a trasformarsi in rifiuto e si eviterà, infine, l’abbandono indiscriminato di sacchetti di plastica nell’ambiente, con una notevole riduzione dei costi di bonifica del potenziale danno ambientale che in alcuni casi è difficile da ridurre, anche nel lungo periodo.
Un punto questo condiviso anche il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, pur sottolineando i ritardi nell’applicazione della normativa, guarda positivamente al provvedimento e invita il Comune di Napoli a continuare in questa strategia di riduzione dei rifiuti, promuovendo il consumo dell'acqua del rubinetto e la distribuzione di detersivi sfusi.
Nella direzione di una riduzione dei rifiuti prodotti va anche la prossima ordinanza di cui si occuperà la giunta guidata dal sindaco Iervolino, che riguarda il sistema del “vuoto a rendere”, ovvero un progetto per la restituzione ai commercianti di bottiglie in vetro vuote dietro il pagamento di un tot a riconsegna. Questa proposta vede impegnato in prima linea l’assessore Nasti al fine di raggiungere accordi con le attività commerciali per avviare concretamente questo circuito virtuoso.
Il provvedimento è stato ben accolto anche da Assoutenti. Pensiamo questa ordinanza sui sacchetti sarà rispettata, anche perché è una normativa nazionale , e sicuramente si diffonderanno le buste, in parte già esistenti, in materiale bidegrdabile. Molto c'è ancora da fare, ma si è sulla buona strada già incominciando a fare questo. Più che la stessa differenziata, "molto costosa" in termini di recupero e trasporto, va limitato il rifiuto!
Breve Rassegna Stampa:
Addio buste di plastica, multe ai commercianti - Il Denaro
Verrà multato chi distribuisce buste di plastica - Repubblica Napoli
Da gennaio rivoluzione della spesa: a Napoli vietate le buste di plastica - Il Mattino Napoli