SERR: a Bari il convegno “Rifiuti, mi rifiuto!”
Mercoledì 24 novembre 2010, in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (European Week for Waste Reduction: 20-28 novembre), si è svolto a Bari il convegno “Rifiuti, mi rifiuto!”. L’evento, organizzato dal Comune di Bari, in collaborazione con l'ARPA e la Regione Puglia, presso la biblio-mediateca di Villa Framarino (nel Parco Naturale Regionale Lama Balice) è il primo dei tre dedicati al tema dell'educazione ambientale e della riduzione dei rifiuti
25 November, 2010
In occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (European Week for Waste Reduction: 20-28 novembre), la Ripartizione Tutela dell'ambiente del Comune di Bari, in collaborazione con l'ARPA e la Regione Puglia ha organizzato presso la biblio-mediateca di Villa Framarino (nel Parco Naturale Regionale Lama Balice) tre giorni di seminari e spettacoli dedicati al tema dell'educazione ambientale e della riduzione dei rifiuti.
Al convegno “Rifiuti, mi rifiuto!” sulle buone pratiche per la riduzione dei rifiuti, è intervenuto come moderatore e come esperto del settore il Dott. Giovanni Campobasso, Dirigente del Servizio del Ciclo dei Rifiuti e Bonifica, il dott. Giuseppe Mininni, primo ricercatore presso l'Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR di Roma, il dott. Antonio Bonucci, direttore regionale della Coop Estense di Puglia, il dott. Pietro Giulio Pantaleo direttore del Servizio Attività Economiche e Consumatori della Regione Puglia , il dott. Massimo Blonda, direttore scientifico dell’Arpa Puglia, il coordinatore del Comitato Tecnico del DIPAR, Distretto Produttivo Regionale dell'Ambiente e del Riutilizzo, Vito Uricchio, e il dott. Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia.
Ha aperto il convegno, Antonio Mininni, partendo dalle difficoltà di ottenere una materia prima seconda esente da contaminanti, e ponendo l’attenzione sull’importanza del compostaggio derivante dalla raccolta differenziata. La raccolta dell’umido prevale sulla pratica del trattamento meccanico biologico, il quale produce essenzialemente due prodotti, il combustibile da rifiuto (cdr) per il 25%, destinato agli inceneritori, e l’umido tritovagliato biostabilizzato per il 60-65%, destinato alle discariche e non all'agricoltura. Ciò determina una crisi del sistema della gestione integrata dei rifiuti.
Massimo Blonda, direttore scientifico dell’Arpa Puglia, in merito al problema dei rifiuti, ha sottolineato quanto l’utopia del rifiuto zero sia invece una realtà, in quanto in natura non esiste rifiuto se non quello che la teoria giuridica ed economica ha creato artificialmente per rispondere a delle esigenze politiche, sociali e di mercato. Per ciò che concerne la riduzione dei rifiuti, la grande innovazione consisterebbe nell’applicazione della Direttiva europea n. 98/2008, la quale già implica i meccanismi che portano ad una riduzione dei rifiuti, come ad esempio la responsabilità estesa del produttore (art.8), e l’ EPR (Extended producer responsibility) la responsabilità ampliata del produttore. La valorizzazione del rifiuto, inoltre, consisterebbe nella restituzione di ogni quota-parte di materia al proprio settore di appartenenza. Fare in modo, ad esempio, che la materia compostata ritorni alla terra è l’unico intervento capace non solo di limitare gli effetti della desertificazione, ma anche di innescare in tal senso una vera e propria inversione di tendenza. Il compostaggio in Puglia corrisponde al 40-45% dei rifiuti solidi urbani prodotti dall’utenza domestica.
Giovanni Campobasso, dirigente del Servizio del Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia, inoltre, ha posto l’attenzione sui benèfici effetti che il protocollo d’intesa stipulato tra le parti imprenditoriali e la Regione ha portato alla grande distribuzione, trasferibili anche sulla piccola. L’eliminazione dei cassonetti risolverebbe la riduzione dei rifiuti, ma rimane un problema per i bilanci comunali. Da qui l’idea di stipulare un protocollo di intesa con tutti i capoluoghi di provincia della Puglia, allo scopo di aprire i centri comunali di raccolta, aumentare così la differenziata e aiutare quei cittadini che non riescono a seguire il calendario settimanale della raccolta porta a porta.
In merito alla grande distribuzione è intervenuto, poi, Antonio Bonucci della Coop Estense, la quale nell'ambito del protocollo di intesa, utilizza, presso i propri punti vendita, il sistema dei dispenser, contribuendo agli obiettivi di riduzione nella produzione di imballaggi. Secondo il direttore, tuttavia, l’economia legata al dispenser non riesce ad affermarsi. La pratica del detersivo sfuso, infatti, corrisponde a circa 100.000 litri utilizzati, ossia solamente l’1% di tutto il mercato.
Questa e altre iniziative (dall’etichetta informativa che ha lo scopo di estendere la responsabilità al consumatore, ai carrelli della spesa in PET, alla scelta, per ciò che concerne l’acqua in bottiglia, di fonti vicine al punto di distribuzione, fino alla vendita della caraffa filtrata per l’acqua del rubinetto) aiutano a creare le basi per un'economia sostenibile, volta a rendere soddisfatti non solo i clienti ma anche gli operatori della cooperativa. Secondo uno studio, il trasporto per 100 kilometri di 100 litri di acqua in bottiglia, determina una emissione di CO2 pari a quella prodotta da un'auto che percorre 67 chilometri, mentre 100 litri di acqua raccolta dal rubinetto determinano una emissione di CO2 pari a quella prodotta da un'auto che percorre solamente 350 metri.
Pietro Giulio Pantaleo, direttore del Servizio Attività Economiche e Consumatori della Regione Puglia, ha posto l’attenzione sul DGR n. 554 del 07/04/2009 e sul DGR 1492 del 1 agosto 2008, “La Regione per i Consumatori”, all’interno dei quali si trovano le attività di riduzione dei rifiuti. Il sito www.svilupposostenibile.puglia.tv è stato la base didattica per il concorso di idee sul consumo consapevole e lo sviluppo sostenibile, concorso a cui hanno partecipato gli alunni di tutte le scuole della Puglia. Inoltre è stato somministrato un questionario a 3000 titolari di partita IVA relativamente alla possibilità di utilizzo dei dispenser nei propri negozi. La risposta è stata positiva nel 60% dei casi.
Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, ha reso nota l’iniziativa “Ridurre si può”. La "R" più disattesa, quella della riduzione, troverà spazio nelle iniziative del 27 e 28 novembre 2010. "Vota il sacco" e "Imbrocchiamoli" sono altre due iniziative volte alla consapevolezza e alla pratica della riduzione dei rifiuti.
Il coordinatore del Comitato Tecnico del DIPAR, Vito Uricchio,
(DIstretto Produttivo regionale dell'Ambiente e del Riutilizzo), che raccoglie 164 aziende, 11 Associazioni di categoria e sindacali, 6 Università ed Enti di Ricerca, ha spiegato come l'obiettivo del DIPAR consista nel realizzare un collegamento stabile tra il mondo della ricerca e il mondo della produzione. E’ all’interno di questa o di simili realtà che sono nati i polimeri nanocompositi per rendere i materiali plastici sempre più indistruttibili, oppure, al contrario, le materie plastiche biodegradabili (film o pellicole per alimenti o buste appartengono al Mater-Bi, la famiglia dei materiali termoplastici biodegradabili), o ancora l’uso, nel prossimo futuro, di pannelli fotovoltaici con cloroplasti auto-rigeneranti, che porteranno l’efficienza produttiva dal 15% al 30 – 35%, o forse a percentuali ancora più alte, con una vita produttiva pressocchè illimitata.
Infine, tutta la giornata di giovedì 25 ha avuto in programma laboratori di educazione alla sostenibilità destinati alle scuole a cura di ARPA Puglia e delle guide naturalistiche in servizio presso Villa Framarino.
Venerdì 26 alle ore 19.30 "Un lenzuolo di neve", spettacolo teatrale di e con Raffaele Fusaro, musiche dal vivo di Livio Minafra: l'ingresso è gratuito.