L´allarme dei sindacati: per i trasporti pubblici in Piemonte, 76 milioni di meno
Nuovo allarme dei sindacati sui tagli al trasporto pubblico locale in Piemonte. "La Regione taglia i fondi per il trasporto extraurbano e le Province saranno costrette a ridurre il servizio, con ricadute su pendolari e lavoratori" denunciano Claudio Stacchini (Cgil) e Davide Masera (Filt) - da La Stampa del 08.12.2010
09 December, 2010
Mariachiara Giacosa
È un Sos quello che lanciano Cgil e Filt sul trasporto pubblico piemontese. Sono in arrivo tagli per 76 milioni, già dal prossimo anno, su autobus e treni.
«La Regione taglia i fondi per il trasporto extraurbano e le Province saranno costrette a ridurre il servizio, con ricadute su pendolari e lavoratori» denunciano Claudio Stacchini (Cgil) e Davide Masera (Filt).
Non va meglio per le ferrovie. Il governo ha previsto di stanziare a favore delle Regioni 425 milioni di euro, di cui una quarantina al Piemonte, per l´acquisto di nuovi treni. «Il problema - sostengono i sindacati - è che per avere quei soldi le Regioni devono aumentare le tariffe». Di quanto ancora non si sa, anche se si parla di incrementi tra il 20 e il 25%. «Sarebbe davvero una beffa. Da un lato si riducono i servizi, dall´altro aumenta il prezzo dei biglietti, a fronte di un servizio che non accenna a migliorare e che sicuramente non migliorerà nei prossimi mesi». La Regione, che prevede un taglio delle risorse per il trasporto del 14% nel prossimo biennio, assicura che le cose non andranno in questo modo. «Il taglio per il prossimo anno sarà del 5% - spiega l´assessore Barbara Bonino - . C´è chi ha tagliato molto di più: le risorse sono poche e occorre razionalizzare». Ma le tariffe aumenteranno? «La legge non impone l´aumento - precisa Bonino - ma chiede alle Regioni di mettere a punto misure di razionalizzazione ed efficientamento del servizio, che non vuol dire aumentare le tariffe. Per noi gli aumenti ci saranno a fronte di miglioramenti della qualità: a giugno faremo la prima verifica». E potrebbero quindi scattare i primi ritocchi.
I sindacati chiedono poi che la Regione si occupi di trasporto in maniera integrata: «L´accordo con il Comune di Torino, quello che prevede l´ingresso della Regione all´interno di Gtt - sostengono - va nella direzione giusta, ma bisogna capire quali sono gli investimenti: manca una visione di sistema. Solo se la Regione metterà mano a un Piano integrato dei trasporti, si potrà vedere crescere la qualità del servizio».