Compost, Italia seconda in Europa
L'Italia, con i suoi 250 impianti di compostaggio (10 anni fa erano una ventina), è il secondo Paese in Europa per quantità di frazione biologica riciclata. Secondo gli ultimi dati del Cic, nel 2007 sono stati prodotti oltre 1,4 milioni di tonnellate di compost - da Ecosportello News
19 November, 2008
"In dieci anni da una ventina di impianti siamo passati agli attuali 250 per un totale di oltre 1.400.000 tonnellate di compost prodotto all'anno, che hanno portato l'Italia a essere il secondo Paese europeo per il quantitativo di frazione biologica riciclata". Così il direttore David Newman ha sintetizzato i risultati del Cic, il Consorzio Italiano Compostatori, che al salone Ecomondo di Rimini ha tenuto la decima Conferenza nazionale sul compostaggio ("10 anni di recupero 10 anni di qualita").
Per il recupero della frazione verde umida nel 2007 i compostatori hanno trattato 3.500.000 tonnellate, pari al 10 % dei Rsu. Nello stesso anno gli impianti di trattamento meccanico biologico hanno trattato il 23% dei Rsu, cioé circa 9.000.000 tonnellate, mentre nel 2008 sono stati certificati con il Marchio di Qualità Cic circa 350.000 tonnellate di compost. Il settore, inoltre, che con il compost di qualità fattura una cifra che si aggira attorno agli 80 milioni di euro all'anno, dà lavoro a circa 3.000 persone.
Il presidente del Cic Leonardo Ghermandi ha parlato del 2008 come di un anno in rapida evoluzione: "In questi ultimi 12 mesi sono nati e stanno nascendo diversi nuovi impianti in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia e soprattutto Sardegna". "Mancano circa 70-80 impianti di dimensioni industriali - ha precisato Newman - per completare il parco impiantistico e soddisfare le esigenze previste di trattamento delle raccolte differenziate quando esse saranno a regime".
Non mancano però i problemi: "Il settore - ha sottolineato il presidente - soffre di gravi problemi di interpretazione della normativa sui fertilizzanti, che lo vedono penalizzato e spesso ingiustamente bersagliato. La normativa ambientale, dopo la riforma del d.lgs 152/06 e 04/08 è relativamente chiara e ci auguriamo che non venga stravolta dal Governo".