Provincia di Brindisi: a rischio la raccolta dell’umido nell’ATO BR2
La Provincia di Brindisi deve decidere sulla non facile destinazione dei fondi per la raccolta differenziata, già bloccati da un anno. Contesi 600.000 euro dai due Ambiti Territoriali Ottimali, il BR1 e il BR2. Il primo vorrebbe indirizzarli al completamento dell’impianto di compostaggio di Brindisi. Il secondo, ai costi del trasporto della frazione umida fuori ambito, al fine di evitare la sospensione del servizio di raccolta
05 January, 2011
Spetta alla Provincia di Brindisi, la non facile decisione sulla destinazione dei fondi dell’ecotassa regionale, la tassa ambientale posta sui rifiuti indifferenziati conferiti in discarica, pagata da tutti quei comuni che non riescono a superare gli obiettivi regionali di raccolta differenziata.
I fondi dopo essere ripartiti in parti uguali tra le 6 province pugliesi, sono poi assegnati dagli Enti provinciali, agli ATO di competenza, per consolidare in maniera definitiva la quota di raccolta differenziata sottratta al ciclo di smaltimento.
La Provincia di Brindisi, dunque, dovrà decidere quale raccolta potenziare. Da quasi un anno è stata sospesa l'attribuzione del fondo ecotassa in quanto viene rivendicato dai due ATO brindisini (il BR1 e il BR2). Quest’ultimo è l’unico ATO pugliese ad aver raggiunto, in 7 comuni su 9, percentuali di raccolta differenziata superiori al 60%.
Eppure le loro performance rischiano di essere compromesse dalla sospensione del servizio della raccolta dell’umido. Infatti, l’ATO BR2 origina dei costi molto elevati in quanto spedisce la frazione umida fuori ambito, e precisamente presso l’impianto privato Tersan di Modugno. Costi sostenuti fino a questo momento dalla Regione Puglia con il fondo Ecotassa.
Al momento, l’impianto di compostaggio previsto dal proprio Piano d’Ambito da 25.000 tonnallate circa, ubicato in Oria, è rimasto sulla carta, proprio a causa dei ritardi di redazione del Piano, che non risulta ancora approvato dagli uffici regionali di Valutazione Ambientale Strategica.
Ai problemi derivanti dalla frazione dell'umido si sommano quelli che provengono dalla gestione dell’indifferenziato. A causa della prossima chiusura della discarica di FrancavillaAmbiente di Francavilla Fontana, l’ATO BR2 ha già iniziato (lo farà fino al 31 gennaio 2011) a conferire i propri rifiuti indifferenziati, presso la discarica di Autigno di Brindisi, di pertinenza dell’ATO BR1. Grazie alle alte percentuali di raccolta differenziata meno della metà, oggi, finisce in discarica. Ma nel prossimo futuro, l’eventuale sospensione della raccolta dell’umido dell’ATOBR2 potrebbe aumentare di molto le quantità conferite in discarica, portando la discarica di Autigno ad un esaurimento subitaneo.
La mancata attribuzione dei fondi potrebbe venire a mancare però a causa di una richiesta non meno importante. L’ATO BR1 vorrebbe destinare i fondi dell’ecotassa all’apertura e alla gestione dell’impianto di compostaggio di Brindisi (già in fase di revamping).
Secondo l’ingegnere Francesco Di Leverano, responsabile dell’ATO BR1, grazie a quei fondi, l’impianto di compostaggio di Brindisi potrebbe essere ultimato entro aprile prossimo. Per i sei mesi successivi all’entrata in funzione la gestione dell’organico dovrebbe essere affidata alla As Ws International di Milano, dopodiché subentrerà il gestore unico, la Monteco di Campi Salentina.
A questo punto, viene da domandarsi se è possibile che l’ATO BR2 possa utilizzare nel futuro l’impianto del capoluogo per i conferimenti della propria frazione umida.