Provincia di Taranto: 15 gennaio il termine ultimo per migliorare il “Piano Territoriale di Coordinamento”
Dopo il 15 gennaio 2011 non sarà più possibile inviare proposte utili al miglioramento del PTC della Provincia di Taranto. Legambiente Puglia: “Nel rivedere le autorizzazioni e le proposte per i nuovi impianti di smaltimento, la Regione tenga conto della criticità del territorio jonico”. Il sindaco di Statte chiede “una valutazione complessiva delle diverse Autorizzazioni Integrate Ambientali rilasciate dalla Regione”
07 January, 2011
Il Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) è un documento che fornisce una pianificazione territoriale ottimale, in modo da determinare in fase decisionale, nel modo più preciso possibile, le migliori strategie riguardanti le infrastrutture viarie, le aree di interesse ambientale da salvaguardare e le ipotesi di sviluppo industriale e urbano.
Lo schema adottato del PTC della Provincia di Taranto (Delibera di Giunta Provinciale n.123 del 6.5.2010) è stato trasmesso ai Comuni e pubblicato sul portale webgis, www.sitaranto.it. L’obiettivo è la redazione di un documento che definisca gli assetti fondamentali del territorio provinciale tarantino, per la costruzione di un condiviso futuro modello di sviluppo socio – economico.
Il 15 gennaio 2011 si concluderà, dunque, all’interno del processo di Valutazione Ambientale Strategica, il periodo di 180 giorni, entro il quale far pervenire all’Ufficio di Piano (info@sitaranto.it) “osservazioni e arricchimenti propositivi compatibili con la sostenibilità di difesa del suolo, di tutela di valori comuni e di sviluppo economico. Invitati attivamente tutti gli attori istituzionali, le autorità ambientali, le organizzazioni socio-culturali, sindacali ed economico-professionali attive nel territorio tarantino.
A pochi giorni dal termine dell’iter procedurale, Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, dopo i blocchi dei camion provenienti dal napoletano davanti ai cancelli della discarica Italcave di Statte, su un nodo da affrontare con urgenza, come quello dei rifiuti, lancia un monito alla Regione Puglia: “Sono troppe le discariche e gli inceneritori presenti nella provincia di Taranto. Il suo bacino di utenza, ormai di dimensioni nazionali e sbocco di diverse emergenze di altri territori, è del tutto insostenibile per le popolazioni interessate.”
“E' compito della Regione Puglia rivedere, su ricorso dei sindaci, conformemente a quanto previsto dalle procedure in materia di AIA e sulla base di criteri più severi, le autorizzazioni concesse, tenendo in maggiore considerazione le osservazioni formulate da amministratori ed associazioni in sede di istruttoria e lo stato di criticità ambientale in cui versa gran parte della provincia jonica”.
“Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - spiega Tarantini - predisposto dalla Provincia di Taranto deve contenere dei criteri di forte rigidità per quanto riguarda la possibilità di realizzazione di nuovi impianti di smaltimento sul territorio.”
Riguardo al conferimento dei rifiuti provenienti dagli STIR campani, il Sindaco di Statte, Angelo Miccoli, ha approfittato dei riflettori accesi dalla stampa, per chiedere la “riapertura dei termini per il rilascio della AIA e della VIA concessi all’Italcave di Statte”.
Il sindaco inoltre, ha chiesto più volte, anche durante l’ultima conferenza degli Stati Generali dell’Arpa Puglia, una “valutazione complessiva delle diverse autorizzazioni integrate ambientali rilasciate dalla Regione ai vari impianti al fine di tenere in considerazione il carico sopportabile del territorio”.