Organico e vecchi sacchetti: più impurità, più costi economici
Come incide l'utilizzo del sacchetto di plastica per la raccolta dei rifiuti organici. Intervista a Massimo Centemero, direttore tecnico del Consorzio Italiano Compostatori: "La plastica presente nel materiale deve essere separata e smaltita rappresentando un sovraccosto economico per chi si occupa del trattamento". E all'uso del sacchetto di plastica si accompagna anche un grado maggiore di impurità dell'organico
18 January, 2011
Come incide l'uso di sacchetti in plastica non biodegradabile per la raccolta dell'umido?
L'utilizzo dei sacchetti di plastica nella raccolta dell'umido complica il lavoro di trattamento della parte organica dei rifiuti: la plastica presente nel materiale deve essere separata e smaltita rappresentando un sovraccosto per chi si occupa del trattamento.
Abbiamo verificato una maggiore qualità dell'umido se questo viene conferito nel sacchetto compostabile. Esiste infatti anche un “effetto di trascinamento” tra i cittadini: il consumatore che separa in casa i rifiuti può essere portato a dire: “Se riescono a separare il sacchetto in polietilene dal materiale umido perché non dovrebbero riuscirci con un altro contenitore in plastica come ad esempio il vasetto di yogurt?”.
Nel processo di trattamento quando viene separata la plastica dal materiale organico?
Dipende dalla purezza del materiale: se è bassa viene fatta solo una vagliatura nel processo di trattamento se, invece, si tratta di impurità più elevate allora servono trattamenti preliminari con un aggravio dei costi.
Con la messa al bando nazionale dei sacchetti di polietilene è emerso anche il dibattito sulla definizione di biodegradabile rispetto all'utilizzo di additivi che permettono la degradazione del sacchetto. Questo come incide sulla raccolta dei rifiuti organici?
Qui c'è da ragionare rispetto alle scelte da fare politicamente: quale spazio dare alla biodegradabilità e se fin da ora la compostabilità diventa un requisito fondamentale del sacchetto.
Come CIC abbiamo realizzato un marchio per indicare quali fossero i materiali idonei per conferire l'umido che viene portato agli impianti di trattamento: abbiamo indicato come miglior soluzione i sacchetti in plastica biodegradabile secondo le norme UNI EN 13432 e i sacchetti in materiali cellulosici (la carta nei suoi vari formati).
Volendo riassumere, quali sono i vantaggi dell'utilizzo di sacchetti biodegradabili e compostabili per la raccolta dei rifiuti organici?
I vantaggi dell'utilizzo di sacchetti compostabili nella raccolta dell'organico sono in primo luogo la maggior purezza merceologica: con il sacchetto compostabile il grado di impurità dell'umido è inferiore rispetto al materiale conferito nel sacchetto di plastica. Il grado di purezza dell'umido con il sacchetto compostabile è del 98,5% mentre con il sacchetto in polietilene si aggira intorno al 93-94%.
Questo rappresenta quindi un sovraccosto per chi si occupa del trattamento dei rifiuti organici che deve sobbarcarsi il costo di estrazione e di smaltimento della plastica. In termini economici incide parecchio: ogni punto percentuale di materiale impuro rappresenta 2 o 3 euro di sovraccosto a tonnellata.
Il sito web del CIC - Consorzio Italiano Compostatori