Regione Puglia: ritirata l’AIA della discarica Vergine di Taranto
Il 20 gennaio 2010, l’assessore all’Ecologia Nicastro ha sospeso l’attività della discarica Vergine. Il sito è uno dei tre deputati a ricevere i rifiuti partenopei, ma finora nessun carico è giunto. Dopo le proteste dei cittadini per la presenza di odori nauseabondi, Nicastro ha sospeso l’autorizzazione integrata ambientale per dieci giorni. Il dirigente Antonicelli: “Ipotesi di cattiva gestione dei rifiuti”
21 January, 2011
Il 20 gennaio 2010, in tardo pomeriggio, l’assessore all’Ecologia della Regione Puglia Lorenzo Nicastro, ha dichiarato che è stata sospesa l’attività della Discarica Vergine attraverso il ritiro dell’autorizzazione integrata ambientale.
La discarica Vergine per rifiuti speciali, è collocata in un isola amministrativa lontana dal comune capoluogo che ne ha giurisdizione, vicinissima ai comuni di Lizzano e Monteparano, i quali ne assorbono gli effetti. Nei giorni passati i forti odori nauseabondi hanno spinto la popolazione di Lizzano a protestare vigorosamente con il sindaco e a pretenderne la chiusura. Dopo lo scambio di missive istituzionali tra il Presidente della Provincia di Taranto Florido e il Presidente della Regione Puglia Vendola, sono stati effettuati dei controlli dal Dipartimento dell’ARPA di Taranto e dalla Polizia Provinciale in cui sono state riscontrate inosservanze di prescrizioni normative ed autorizzative. Inoltre, lo stesso Dipartimento Provinciale ARPA ha evidenziato la presenza di odorigeni in agro di Lizzano associati ad una non corretta gestione della discarica.
In ultimo, l’incontro in Regione tra il sindaco di Lizzano, portatore delle istanze dei comitati e dei cittadini, con l’Assessore all’Ecologia, hanno spinto Nicastro a diffidare la società Vergine.
“La Regione Puglia – ha spiegato Nicastro - in qualità di Autorità Competente, diffida la Società VERGINE SpA al ripristino delle regolari condizioni di esercizio della discarica in località Palombara di Taranto e sospende l’Autorizzazione Integrata Ambientale”. L’AIA è stata sospesa al fine di adeguare l’attività della discarica. “E’ stata una misura cautelare con finalità di tutela dell’ambiente e della salute”.
Il direttore d’Area Antonello Antonicelli ha parlato di “ipotesi di cattiva gestione dei rifiuti, con la mancata copertura giornaliera per evitare odori e la creazione di un “dreno” non autorizzato per raccogliere acqua piovana sul fondo (questa l’origine degli odori nauseabondi) con la possibilità della rottura del telo impermeabilizzante di fondo. Inoltre non è ancora entrato del tutto in funzione l’impianto per il biogas”.
La discarica Vergine è uno dei tre siti deputati all’Operazione Solidarietà Campania, ma finora nessun carico è giunto a destinazione. Il ritiro dell’AIA, dunque, estromette di fatto, per i prossimi dieci giorni,
fino a quando i gestori non avranno adottato misure di ripristino adeguate, il sito dall’operazione. La riattivazione dell’esercizio dell’impianto sarà, comunque, subordinata alla valutazione positiva da parte della Regione e degli Enti di Controllo della relazione che il Gestore dovrà presentare.