Dal 1 gennaio 2008 la Germania ha istituito "zone ecologiche"(le cosiddette green zone) in cui la circolazione è permessa solo alle auto meno inquinanti. Il regolamento riguarda tutti gli autoveicoli (automobili, camper, autocarri, pullman), anche quelli esteri, e ha valore 24 ore su 24.
Le prime tre città che hanno introdotto la normativa sono state Berlino, Hannover e Colonia. Una cartina della Germania indica tutte le città tedesche che hanno già istituito le "zone ecologiche" (indicate con il pallino rosso) e quelle che intendono farlo (indicate con un pallino giallo).

Per accedere alle green zone, segnalate da particolari cartelli stradali (vedi immagine), i veicoli devono essere identificati da appositi contrassegni (plakette) che ne indicano la categoria. Vengono identificate quattro categorie di autoveicoli. Le Euro 1 diesel e Euro 0 benzina sono considerate le più inquinanti, non hanno perciò diritto ad alcuna plakette e quindi non possono accedere alle green zone. Le Euro 2 diesel e le Euro 1 diesel con filtro anti particolato (fap) sono contrassegnate con il colore rosso; le Euro 3 diesel e le Euro 2 con fap con il colore giallo; infine, le Euro 4 diesel, le Euro 3 diesel con fap e le Euro 1 benzina hanno il contrassegno verde. L’automobilista sprovvisto di contrassegno viene sanzionato con una multa di 40 euro.

Da gennaio 2010, in alcune città, come Brema e Francoforte, l'accesso alle zone ecologiche è consentito solo agli autoveicoli con contrassegno giallo o verde. Berlino è invece la più severa: possono circolare nelle sue green zone solo gli autoveicoli con contrassegno verde, cioè i diesel Euro 4 o Euro 3 con fap e i benzina Euro 1. In particolare, la capitale ha esteso l’area ecologica al territorio cittadino delimitato dalla S-Bahn (la metropolitana di superficie) per un totale di 88 km2.