Il Punto sulla crisi - 900 tonnellate di rifiuti per strada. Discarica di Chiaiano satura, stop Stir di Caivano.
Per sbloccare la situazione si attende la decisione della Provincia di Napoli sulla nuova discarica. Popolazioni sul piede di guerra: a Quarto sabato grande successo della manifestazione 'no discarica'. Ad Acerra da oggi è ferma la linea 1 dell'inceneritore.
01 February, 2011
Strade ancora colme di rifiuti a Napoli. Nella zona periferica sono 900 le tonnellate di spazzatura accumulate. Per l'assessore all'Igiene Urbana, Paolo Giacomelli, la causa principale è la saturazione della discarica di Chiaiano, ma anche lo stop di quella di Stir di Caivano e la chiusura domenicale degli stessi impianti. "Sono dispiaciuto - ha detto Giacomelli -, ma siamo fiduciosi per le decisioni che adotterà la Provincia".
La nuova imminente crisi rifiuti passa per tre punti: Caivano, Chiaiano, Acerra.
L'impianto di Caivano è al capolinea: fermo da venerdì, non può più ricevere un solo sacchetto di immondizia.
La discarica di Chiaiano è in fin di vita: domenica notte per la prima volta Asìa ha sversato appena 400 tonnellate (la media è almeno di 700).
L'inceneritore di Acerra ha una linea ferma per 13 settimane per necessaria manutenzione, dopo il superlavoro degli ultimi mesi e tornerà a funzionare a pieno ritmo solo dopo Pasqua.
Nell’immediato la soluzione d’emergenza – come da 16 anni a questa parte d'altronde – è la scelta di una nuova discarica. Entro oggi la Provincia di Napoli dovrebbe comunicare la decisione.
Intanto almeno in diecimila si sono dati appuntamento, sabato 29 gennaio, a Quarto (Napoli), per partecipare alla marcia contro la discarica in via Spinelli, località Brindisi. Uno striscione con la scritta: ''No alla discarica, sì alla vita!'' ha aperto il corteo partito alla volta di via Spinelli, attraversando corso Italia e via Campana. Alla manifestazione hanno preso parte i residenti del comune flegreo, ma anche molti cittadini che abitano nell'immediato circondario. Numerosi anche i gruppi familiari e gli studenti delle elementari e delle medie. In testa al corteo il sindaco di Quarto Sauro Secone e i componenti del comitato civico antidiscarica di Quarto.
Sempre a proposito di discariche Legambiente ha ottenuto di costituirsi parte civile a processo sulla discarica di Lo Uttaro, nel casertano. Il Movimento Difesa del Cittadino di Caserta e il circolo Legambiente di Caserta hanno ottenuto di costituirsi parte civile nel processo che vede sul banco degli imputati i responsabili della localizzazione e della gestione della discarica Lo Uttaro di Caserta. Agli imputati viene contestato di aver sversato illecitamente rifiuti pericolosi e determinato, secondo quanto affermano i magistrati, un "inquinamento irreversibile". La vicenda della discarica di Lo Uttaro risale al 2005, come riepiloga l'avvocato Colombo, che segue l'iter complesso della vicenda, fatto di disposizioni giudiziarie, proteste dei cittadini, riconoscimento a più riprese della pericolosità dei rifiuti presenti in discarica.
Arresti. Primi effetti del recente decreto rifiuti per violazione divieto di gettare rifiuti.
I carabinieri, in attuazione della legge a tutela dell’ambiente entrata in vigore il 24 gennaio 2011, hanno effettuato i primi arresti. Nell’area nolana i carabinieri hanno arrestato a San Gennaro Vesuviano per raccolta e trasporto rifiuti speciali inquinanti due uomini sorpresi e bloccati dai militari dell’Arma sulla Circumvallazione a bordo di un motocarro piaggio carico di materiale inquinante (pneumatici, batterie esauste, un frigorifero, un televisore, una lavatrice, una caldaia e vari di pezzi di ricambio di autovetture), il tutto classificato rifiuto speciale pericoloso. I rifiuti ed il veicolo sono stati sequestrati. Denunciato poi un 30enne, cinese, di San Giuseppe Vesuviano sorpreso su via Fossi a bordo di una ford fiesta di proprietà di un 37enne suo connazionale, mentre scaricava rifiuti speciali consistenti in 5 grossi sacchi neri contenenti ritagli proventi dagli scarti della lavorazione tessile delle locali fabbriche. Auto e rifiuti sono stati sequestrati. Gli arrestati sono in attesa di rito direttissimo.
Interventi anche a Giugliano (arrestati due rumeni senza fissa dimora che trasportavano rifiuti ingombranti, pericolosi e non), a Calvizzano (arrestati due rumeni di San Marcellino) ed a Casoria (arrestato un 20enne).
Salerno. Se a Napoli sembra essere tutto ancora fermo a Salerno sul fronte inceneritore qualcosa si muove: Sono due le aziende che hanno risposto al bando per la realizzazione dell’inceneritore di Salerno.
Si tratta della DANECO IMPIANTI SRL, IN ATI CON ACMAR SCPA E RCMR COSTRUZIONI SRL, e della DE VIZIA TRASFER SPA, IN ATI CON LOMBARDI SRL. Lo riferisce l'Assessore della Provincian di Salerno Marcello Feola. L’impianto sarebbe il secondo della Campania dopo quello di Acerra, nel napoletano.