Smog, nuovo allarme di Legambiente: 10 febbraio livelli record di Pm10
A largo Preneste le centraline Arpa hanno registrato 103 mg/m3, più del doppio della soglia imposta dall'Ue. E non va meglio in altre zone di Roma. L'appello di Parlati, presidente di Legambiente Lazio: «Comune rispetti piano regionale di risanamento dell'aria, che prevede domeniche a piedi e targhe alterne»
11 February, 2011
Le polveri sottili non danno tregua gli abitanti della capitale. È sempre più rosso l'allarme smog: ieri si sono infatti registrati nuovi valori record di concentrazione di Pm10 nelle zone tenute sotto controllo dalle centraline della rete Arpa Lazio. Il quadro della qualità dell'aria mostra tinte fosche ovunque: largo Preneste ancora una volta si aggiudica la maglia nera, arrivando a 103 microgrammi di Pm10 per metro cubo, oltre il doppio della soglia massima prevista dall’Ue, pari a 50 microgrammi per metro cubo. Non va molto meglio in altre zone della Capitale: in via Magna Grecia 96, via Tiburtina 95, corso Francia e Cinecittà 92, Bufalotta 84, via Arenula 83, piazza Fermi 82, 79 a Cipro, 76 a Malagrotta. E se si pensa che nei parchi si respiri un'aria migliore ci si sbaglia: le centraline Arpa hanno rilevato 67 microgrammi di Pm10 per metro cubo a Villa Ada, 78 a Cavaliere, 55 a Guido.
«Da una settimana l'aria è irrespirabile a Roma e pericolosa per la salute dei cittadini. Dove sono finiti l'obbligo delle domeniche di blocco totale del traffico e le targhe alterne? Il Campidoglio non sta rispettando la legge regionale che ha definito il piano di risanamento dell'aria, il Sindaco deve emanare una immediata ordinanza che stabilisca intanto il blocco totale del traffico per la prossima domenica 13 febbraio. Roma soffoca per smog e dal Comune, invece, non si vede neanche l'accenno di un piano di intervento contro il traffico e l'inquinamento», denuncia Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio.
«La questione smog è una vera e propria emergenza. Il Sindaco è garante della salute pubblica e non può far finta di niente, deve bloccare le auto e adottare tutte le misure necessarie per far rientrare la situazione a livelli di normalità», continua Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. «Il piano regionale di risanamento dell'aria impone l'obbligo di domeniche a piedi e di targhe alterne nella fascia verde, l'inerzia del Campidoglio espone quotidianamente i cittadini romani a fattori di rischio molto seri per la salute pubblica».