Legambiente Lazio: ad Alemanno simbolico Cigno nero per lo smog
A Roma Pm10 oltre i limiti da undici giorni. La denuncia dell'associazione: «Dal Campidoglio non arriva nessuna risposta per tutelare la salute dei cittadini, nonostante la legge regionale in materia imponga blocchi totali e targhe alterne».
15 February, 2011
Un cigno nero, simbolo del’emergenza smog e della inefficacia delle misure attuate per combatterla. Lo ha assegnato simbolicamente Legambiente Lazio al sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Abbiamo voluto porre un problema serio usando una trovata simbolica per chiedere una soluzione immediata; il suo menefreghismo per l'aria che respiriamo è vergognoso», afferma Lorenzo Parlati, presidente di dell’associazione. «Lo smog è fuorilegge un giorno su due dall'inizio dell'anno, l'allarme dei medici di famiglia per la salute dei cittadini è serio e molto preoccupante, il sindaco non può stare a guardare e aspettare forse la pioggia, bisogna subito bloccare il traffico con un'ordinanza, i romani aspettano necessarie e urgenti risposte», continua Parlati.
Riassumendo i dati forniti da ARPA Lazio dall'inizio del 2011, il superamento del limite giornaliero previsto dalla legge interessa quasi tutte le zone dell'area metropolitana: su 45 giorni totali, infatti, la centralina di corso Francia ha superato il limite di 50 microgrammi per metro cubo ben 27 volte, Preneste e Tiburtina 26, Cinecittà 21, Bufalotta 19, Fermi 18, Arenula e Cipro 15, Magna Grecia 12, Malagrotta 10 e, persino nelle aree verdi del fondo urbano, Cavaliere 12, Villa Ada 11 e Guido 7.
«Non si capisce il silenzio assordante del sindaco che dimostra proprio di non interessarsi assolutamente alla salute dei cittadini», insiste Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. “Gli obblighi di legge previsti dal Piano di risanamento della qualità dell'aria della Regione Lazio vanno rispettati, bisogna intervenire contro lo smog con azioni mirate e tempestive, domeniche di blocco totale del traffico e targhe alterne nella fascia verde per almeno due giorni feriali a settimana”.