Fondazione per lo sviluppo sostenibile: in Italia nel 2010 emissioni in linea con gli impegni di Kyoto
Nell'anniversario del Protocollo di Kyoto, la Fondazione per lo sviluppo sostenibile di Edo Ronchi pubblica le stime delle emissioni relative al 2010. Nonostante la lenta ripresa dalla crisi economica, i dati attestano un calo compreso tra il 6 e il 6,4% rispetto ai livelli del 1990. Numeri sostanzialmente in linea con gli obiettivi di Kyoto
16 February, 2011
L' Italia è in linea con gli obiettivi previsti dal protocollo di Kyoto. Lo sostiene la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che in occasione del sesto anniversario dell'entrata in vigore del trattato ha pubblicato (per il terzo anno consecutivo) una stima annuale della CO2 emessa nella Penisola. Nel 2010 le emissioni di gas serra si sono ridotte di una quota compresa tra il 6 e il 6,4% rispetto ai livelli del 1990. Gli impegni di Kyoto impongono al nostro paese, entro il 2012, un taglio delle emissioni de i gas climalteranti pari al 6,5% rispetto al 1990 (calcolato come media delle emissioni del 2008-2012). A determinare il crollo, la crisi economica degli ultimi anni, che ha fatto rallentare interi settori industriali, ma i dati del 2010, secondo la Fondazione, non dipendono solo dalla recessione, dal momento che la fase più acuta della crisi sembrerebbe superata.
Nel dettaglio, il calo è dovuto, da una parte, all'aumento dell'energia prodotta da fonti rinnovabili e, dall'altra, alla diminuzione del 2,7% rispetto al 2009 dei consumi di petrolio (diminuzione della benzina, leggera flessione del diesel e forte diminuzione negli usi elettrici). Rispetto ad 2009, probabilmente a causa della ripresa dalla crisi, aumentano invece, seppure di poco, i consumi di combustibili solidi e gas. «Questa stima - ha commentato il Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Edo Ronchi - porta per il 2010 ad un intervallo di riduzione delle emissioni di gas serra compreso fra il 6 e il 6,4%, rispetto a quelle del 1990: sostanzialmente in linea con il nostro obiettivo per Kyoto».
La valutazione delle emissioni si basa sui consumi di energia elettrica, di combustibili solidi, liquidi e di gas, e tiene conto della quota fornita dalle rinnovabili, dagli assorbimenti di CO2 e dal ricorso, previsto dal Protocollo, ai meccanismi flessibili (compravendita delle quote di emissione). La ricerca della Fondazione tenta di fornire un aggiornamento più tempestivo rispetto ai dati ufficiali sulle emissioni, che vengono in genere diffusi con due anni di ritardo (ad esempio, all'inizio del 2008, sono state rese note le cifre relative al 2005).