La soluzione dell’emergenza rifiuti in Campania per i comitati in difesa delle cave sta nei 7 impianti cdr
10 milioni di spesa a fronte dei 5 miliardi previsti dal governo, niente più discarica a Chiaiano né inceneritori, ecco le proposte dei comitati
02 December, 2008
Recupero dei 7 impianti cdr presenti in Campania costati alla regione 270 milioni di euro, questa è la soluzione che, secondo i comitati che partecipano al Forum Regionale dei Rifiuti, sarebbe in grado di risolvere l’emergenza, evitando la costruzione di nuove discariche ed inceneritori.
Attraverso la trasformazione dei cdr in impianti di trattamento meccanico biologico (TMB), secondo i comitati, infatti, si riuscirebbero a trattare circa 1.600.000 tonnellate di rifiuti l’anno, con un investimento stimato attorno ai 10 milioni di euro ed un periodo di realizzazione che non supererebbe i dieci mesi. Questo a fronte di una produzione annua di rifiuti, che in Campania si aggira sulle 2.800.000 tonnellate. Di queste, ipotizzando una raccolta differenziata pari al 30%, 800.000 andrebbero direttamente al riciclo e 1.600.000 verrebbero trattate dagli impianti di TMB, lasciando un totale di rifiuti da smaltire pari a 400.000 tonnellate. A questo punto, sostengono i comitati, non si renderebbe più necessaria una nuova discarica, poiché potrebbe essere utilizzata quella mai utilizzata sita in località Parco Saurino in Santamaria La Fossa, in provincia di Caserta. L’inceneritore di Acerra, inoltre, sarebbe più che sufficiente considerando che la sua portata è pari a 700 mila tonnellate l’anno.
Il piano messo in piedi dal governo, secondo i sostenitori di questa posizione, sarebbe oltre che inutile, alla luce delle considerazioni appena fatte, anche più dispendioso e con un tempo di realizzazione più lungo. La costruzione di nuovi impianti di incenerimento, infatti, si concluderebbe non prima di quattro anni, mentre i costi sarebbero pari a circa 5 miliardi di euro, di cui 2 miliardi per i costi di costruzione dei tre impianti previsti e 3 miliardi che deriverebbero dagli incentivi Cip 6 per le eco balle accumulate.