Morti per smog, Legambiente: "Dati agghiaccianti"
Secondo lo studio del progetto Aphekom, presentato a Parigi, a Roma potrebbero essere evitati 1.278 decessi causati dalle polveri sottili. Parlati: "Servono risposte concrete e immediate da parte del Comune"
02 March, 2011
“I nuovi autorevoli dati sullo smog sono agghiaccianti, il fronte dei medici e degli epidemiologi evidenzia un quadro di morti sempre più grave, che richiede da parte del Comune risposte concrete e immediate - dichiara Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio - Ormai da molti anni si evidenzia che sono a rischio diretto gli adulti, ma già nei bambini si dimostrano patologie che nel tempo potranno arrecare danni seri. Questo nuovo studio utilizza un approccio innovativo, evidenziando i numeri di coloro che potrebbero essere salvati da morte per smog riducendo l'esposizione alle polveri sottili, con l'intento di stimolare politiche serie in questa direzione. A Roma è chiaro a tutti che l'inquinamento è direttamente correlato al traffico veicolare, come affermava già molti anni fa uno studio dell’Apat, per almeno il 70% del totale delle polveri Pm10, fino ad arrivare al 100% per le poveri ultra sottili. E nonostante sia tutto così chiaro e noto agli amministratori, le politiche stentano, fanno pochi passi in avanti e molto lenti e spesso fanno anche passi indietro: il numero delle automobili si espande a dismisura, senza controllo, invadendo qualsiasi spazio, le strisce blu sono diminuite, i pullman scorrazzano ovunque, le domeniche a piedi e le targhe alterne sono scomparse. E' molto grave, bisogna invertire la rotta immediatamente e puntare sul trasporto collettivo, con un modello nuovo che tuteli la salute, la vivibilità, la socialità”.
Così Legambiente commenta i dati del progetto Aphekom, presentati oggi a Parigi e coordinato dall’Istituto Francese per la Sorveglianza della Salute Pubblica (InVS), dopo tre anni di lavoro sull’inquinamento atmosferico e il suo impatto sulla salute, condotto da 60 ricercatori in 25 città in tutta Europa, tra le quali Roma per l'Italia, grazie al lavoro del noto Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio.
In particolare, nello studio viene evidenziato che a Roma il 23% dei residenti vive a meno di 75m da una strada ad alto traffico e che possano essere attribuiti al forte inquinamento nell’area di residenza l’11% dei casi di aggravamento di asma nei bambini, il 18% di problemi acuti negli anziani affetti da bronco pneumopatia cronico ostruttiva, e il 23% di problemi acuti negli anziani malati di malattie coronariche. Peraltro, se a Roma la concentrazione media annuale di polveri sottili PM2.5 si riducesse a 10 microgrammi per metro cubo (il livello raccomandato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità) sarebbero evitate 1278 morti (997 per cause cardiovascolari) e la popolazione di 30 anni guadagnerebbe un anno di vita, con un beneficio economico superiore ai 2 miliardi di euro.