Rifiuti, non si placa la polemica tra Comune e Regione
Dalla Pisana chiedono a gran voce che il Campidoglio individui una nuova discarica, consentendo di chiudere Malagrotta alla fine dell'anno. Ma secondo l'assessore regionale all'Urbanistica, Esterino Montino, Alemanno preferirebbe costruire un altro termovalorizzatore a Fiumicino. Il sindaco smentisce l'esistenza di un accordo in tal senso con il suo collega di Fiumicino
03 December, 2008
A poche settimane dalla prevista chiusura della discarica di Malagrotta, infuriano le polemiche tra Campidoglio e Regione Lazio, alimentate anche dalla recente inchiesta giudiziaria sul gassificatore in costruzione nella stessa area. Dalla Pisana confermano di voler chiudere lo sversatoio (che viene tenuto aperto da anni con proroghe straordinarie), ma chiedono con insistenza che il Comune individui una discarica alternativa. «Ci siamo impegnati a chiudere la discarica di Malagrotta e lo faremo – dichiara Esterino Montino, assessore regionale all'Urbanistica e vicepresidente della giunta - Ma ci serve la localizzazione del nuovo invaso nel comune di Roma».
Alemanno, dal canto suo, ha lasciato intendere che la soluzione individuata dal Campidoglio prevederebbe un secondo inceneritore da costruire nella capitale, e non l'apertura di una discarica sostitutiva. Il nuovo impianto di termovalorizzazione, che si andrebbe ad aggiungere a quello di Albano e al contestato gassificatore di Malagrotta, potrebbe essere localizzato sulla Portuense, vicino all'aeroporto di Fiumicino, oppure a Maccarese, accanto allo stabilimento di compostaggio dell'Ama. Alla municipalizzata sarebbe affidata anche la gestione dell'inceneritore. Una decisione di comodo, secondo Montino: «In questo modo Alemanno raggiunge due obiettivi: evita la scelta impopolare di una discarica nel comune di Roma, realizza l'inceneritore nel territorio di un altro comune e così può fare a meno di potenziare la raccolta differenziata che non è nel suo dna come non è in quello della destra».
Ma a proposito della localizzazione dell'inceneritore, sia Alemanno che il suo collega Mario Canapini, sindaco di Fiumicino, smentiscono l'esistenza di un accordo per realizzare l'impianto nel territorio del comune alle porte della capitale. «A giugno - precisa Canapini - ho inviato a Marrazzo, Zingaretti e Alemanno una delibera della giunta comunale di Fiumicino con la quale la nostra amministrazione si rendeva disponibile a valutare ipotesi di localizzazione di un termovalorizzatore nel proprio territorio. Con scarsa sensibilità istituzionale, nessuno dei tre destinatari si è degnato di rispondere». Secca anche la smentita di Alemanno: «Non esiste alcun accordo sotterraneo tra il Comune di Fiumicino e il Comune di Roma per fare un inceneritore a Fiumicino».
"Il Comune apra la nuova discarica" - da La Repubblica del 02.12.2008
«Nessun accordo per un inceneritore a Fiumicino» - dal Messaggero del 03.12.2008