Lecce, sacchetti biodegradabili: proroga al 1° luglio per smaltire le scorte
Dopo la protesta dei commercianti riguardo alla messa al bando dal 1 marzo dei sacchetti di plastica non biodegradabili, l’assessore all’ambiente e vicesindaco Garrisi ha prorogato il termine fino al 1 luglio per dar modo agli operatori commerciali di smaltire le scorte già acquistate
28 March, 2011
Dal 1 gennaio di quest’anno il Ministero dell’Ambiente ha obbligato gli esercenti a utilizzare sacchetti biodegrabili e compostabili conformi agli standard indicati dalle norme UNI EN 13432 e UNI EN 14995 come i materiali bioplastici di origine vegetale, cellulosa, carta, tela o fibre naturali.
Questo provvedimento nazionale è stato sin da subito sostenuto dal comune di Lecce, tramite un suo dirigente Fernando Buonocore che per mezzo di un’ordinanza messa in vigore dall’assessore all'Ambiente Garrisi, aveva consentito agli stessi operatori, “di utilizzare i sacchetti giacenti nei rispettivi depositi fino all’esaurimento delle scorte, e comunque entro e non oltre, il 1° marzo di quest’anno”. Agli eventuali trasgressori (tra i papabili, appunto, i commercianti) sono state imposte multe salatissime da 25 a 500 euro al fine di raggiungere un duplice l’obiettivo: incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti e ridurre, al contempo, l'impatto ambientale. L’uso dei sacchetti in tela o di altro materiale, comunque riutilizzabile più volte, contribuisce in modo notevole alla riduzione del quantitativo totale di rifiuti prodotti. Di qui la necessità di adeguarsi alla normative nazionale ed europea.
Quando sembrava che tutto andasse per il meglio, nella mattinata dello scorso 9 marzo, un nutrito gruppo di operatori commerciali, produttori e distributori di sacchetti di plastica ha protestato contro la decisione assunta dall’assessorato. Per i commercianti leccesi, i due mesi di preavviso si sono rivelati insufficienti a causa delle numerose scorte ancora in deposito. Durante l’incontro immediatamente successivo si è giunti così ad un accordo.
A decorrere dal 1 luglio, dunque, “a tutti gli esercenti di attività commerciali che operano nel territorio comunale – si legge nell’Ordinanza - sia a posto fisso che itinerante, è vietato fornire buste di plastica (shoppers) non biodegradabili”.
“La decisione di prorogare il termine per utilizzare i sacchetti biodegradabili – ha spiegato Garrisi – è stata adottata esclusivamente per venire incontro ai notevoli disagi che stanno incontrando commercianti, produttori e distributori di sacchetti di plastica. Così facendo gli operatori commerciali avranno modo di smaltire le scorte già acquistate”.