Chiude Taverna del Re, resta il problema delle ecoballe
Niente più rifiuti impacchettati ed accatastati nel sito, ma come verranno smaltite le ecoballe accumulate per anni? Emergono le diverse proposte
11 December, 2008
È arrivata qualche giorno fa, direttamente dalla struttura governativa di Guido Bertolaso, la notizia della chiusura definitiva di Taverna del Re, al confine tra Giugliano e Villa Literno. Sembra, quindi, essersi conclusa la complicata vicenda del sito, che per anni ha dovuto ospitare tonnellate di ecoballe accatastate e che dopo essere stato chiuso nel dicembre 2007, è stato poi riaperto per esecuzione di una proroga di 6 mesi, causa l’emergenza rifiuti. La notizia è stata accolta positivamente dai comitati dell’area, che non vedranno ricoprire di ecoballe anche l’ultima piazzola dei sito rimasta libera, che probabilmente verrà, invece, utilizzata per lo stoccaggio dei rifiuti ingombranti.
Resta il problema del futuro smaltimento dei 6 milioni di ecoballe, comunque, ancora presenti nel sito. A tale proposito, il sindaco, Giovanni Pianese, ha dichiarato: dobbiamo trovare una tecnologia, qualunque essa, che non desti preoccupazione per l’ambiente e smaltire in tempi più brevi possibili i milioni di balle accatastate negli ultimi tre anni a Giugliano. La sua ipotesi è quella di procedere ad una tombatura delle ecoballe in grandi blocchi di cemento. Resta, però, la proposta del governo, ossia bruciare il tutto in uno degli inceneritori previsti per la Campania. Ultimo nodo è la bonifica dell’area, su cui sindaco, tecnici del Ministero ed autorità commissariale starebbero intavolando una trattativa per programmare gli interventi su falde acquifere e suolo.