Emissioni globali di gas serra in calo nel 2009. L'Epa: tutto “merito” della crisi
L'Agenzia per la protezione ambientale Usa ha pubblicato le stime della quantità di gas a effetto serra emessi nel 2009. Raggiunto il livello minimo dal 1995, con un calo di oltre il 6% rispetto al 2008. All'origine della riduzione, la crisi economica e l'aumento dei prezzi di carbone e petrolio
19 April, 2011
Nel 2009, le emissioni globali di gas climalteranti sono diminuite del 6,1% rispetto all’anno precedente. Lo rivela il 16° Inventario dei gas a effetto serra (vedi allegato) pubblicato dall'Epa, l'Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti. Il calo è stato possibile grazie al costante decremento, negli ultimi decenni, nell'impiego di carburanti fossili (-6,4% in 20 anni) e di energia elettrica, soprattutto nei settori chiave dell’economia Usa.
L'Epa ha misurato le emissioni di sei tra i principali gas a effetto serra (anidride carbonica, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo), che nel corso del 2009 si sono attestate su una quantità equivalente a 6.663 miliardi di tonnellate metriche di anidride carbonica.
In calo, come si diceva, rispetto ai livelli dell'anno precedente. Una tendenza spiegabile soprattutto con la crisi economica e l'aumento del prezzo di carbone e petrolio rispetto a quello del gas naturale. «Tale diminuzione – si legge infatti nell'Inventario – è dovuta principalmente alla riduzione della produzione economica, con un calo del consumo energetico in tutti i settori, e una diminuzione dell’intensità di carbonio dei combustibili utilizzati per generare energia elettrica grazie alla sostituzione con altri combustibili, visto che il prezzo del carbone aumentata, e il prezzo del gas naturale è diminuito in modo significativo».
Nonostante i livelli di gas serra del 2009 rappresentino il picco negativo dal 1995, il bilancio complessivo del ventennio 1990-2009 è ancora nettamente in positivo: +7,3% delle emissioni globali.