Bari, ECOmportamenti: un piedibus nel quartiere Madonnella | Photogallery
Nel quartiere Madonnella, il 28 aprile, gli alunni delle scuola elementare di Bari, hanno sperimentato un Piedibus. Si sono tenuti inoltre dei laboratori sulla sicurezza stradale, sul riuso e sulla raccolta differenziata. Intervistati i responsabili del progetto, una mamma-controllore del piedibus, una maestra e un commerciante del quartiere
02 May, 2011
La terza edizione di Ecomportamenti sostenibili (organizzata in tre giornate) ha determinato un buon successo di pubblico tra gli abitanti del quartiere Madonnella. Il progetto “Ecomportamenti” finanziato dalla Provincia di Bari, promosso da Forpuglia (ente di formazione della Lega delle Cooperative della Puglia) con ElaborAzioni e Legambiente Bari, ha visto il coinvolgimento della scuola "Balilla", dei cittadini, degli studenti e dei commercianti.
Eco dalle città ha seguito le attività della prima giornata. Durante la mattinata si sono svolti i laboratori didattici e la sperimentazione del “Piedibus” con i bambini di terza elementare della scuola “Balilla”. Presenti all’incirca 120 bambini, supportati dalle maestre “capofila” e “capocoda”, due per ogni mansione, insieme ad un paio di “mamme controllore” che ai lati del piedi bus, hanno protetto i bambini durante le fasi di attraversamento delle strade.
Tre clown seguiti dall’esperto Maurizio Difronzo di ElaborAzioni, hanno messo in strada un paio di maxi piedi-bus da 60 bambini, sperimentando tra le vie del quartiere le esigenze e le varie difficoltà. Difronzo ha spiegato: “Questa sperimentazione preliminare serve a stabilire una mappa costruita in base ad alcuni dati fondamentali di solito strutturabili in 5-6 incontri: l’ubicazione delle case dei bambini, gli orari di trasferimento e le caratteristiche dei percorsi. Il Piedibus determina un grande coinvolgimento di tutti gli abitanti del quartiere, informati, anche se non direttamente coinvolti, su questo aspetto tutto particolare della mobilità nel proprio territorio. Si generano, così, una serie di comportamenti e di regole ad essa legati. Funzionali a ciò sono la segnaletica orizzontare, la creazione di “fermate” intermedie in corrispondenza di edicole o negozi ben visibili. In questo modo i cittadini - ha concluso Difronzo - potranno rispondere ad una semplice domanda: “I bambini del tuo quartiere come raggiungono la scuola?”
Al grido di “Ahi! Ahi! Ahi! Metti la cintura dai!”, i tre clown hanno distribuito multe a coloro che non rispettavano le regole: agli autisti indisciplinati, ai pedoni disattenti e alle autovetture parcheggiate sul marciapiede. Una mamma “controllore” ha spiegato: “I bambini sono stati istruiti durante un corso preliminare di educazione stradale, e anche le mamme, che hanno dato la loro disponibilità, si sono preparate per essere degli ottimi “Controllori”. La maestra “Capocoda” responsabile del progetto ha proseguito: “Tutti i bambini delle classi terze dell’istituto, grazie alle lezioni del progetto di educazione stradale seguite durante l’inverno, potrebbero muoversi con il piedi bus ma manca la segnaletica specifica. Si spera che il comune possa fare qaulcosa in tal senso”.
Marino Spilotros del circolo Legambiente di Bari, ha risposto alla domanda di Eco dalle Città sul motivo per il quale si legano i laboratori didattici sulla mobilità sostenibile a quelli della raccolta differenziata. L’aspetto che li unisce ha spiegato Spilotros è la “riduzione”. La riduzione di auto dai marciapiedi e dalle strade con piedibus o biciclette, la riduzione di rifiuti e la raccolta differenziata sono azioni virtuose che creano sostenibilità. Sono comportamenti, in breve, ecosostenibili.”
Marco Protano del Joy’s pub aderendo alla campagna “Io partecipo” fatta su misura dei negozianti. Il commerciante ha dichiarato: “La sostenibilità è la carta da giocare anche in campo commerciale”. Protano propone uno sconto del 10% a chi gli dimostra di essere in bicicletta e a chi gli mostra il biglietto dell’autobus. Tra gli altri ECOmportamenti messi in campo dal pub la raccolta differenziata per carta, vetro e plastica (non differenzia l’umido perchè l’AMIU ancora non si è attivata sul quartiere) e la futura dotazione di posacenere con sabbia.