Regione Puglia visita l'Olanda: tappa principale l’inceneritore di Amsterdam
Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nei Paesi Bassi dal 2 al 4 maggio 2011. Attesa la visita all’inceneritore di Amsterdam, uno dei più grandi al mondo. Per l’esperto Federico Valerio: “Gli olandesi non si contraddistinguono per particolari eccellenze nel settore della gestione dei materiali post consumo”
02 May, 2011
Il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, sarà in visita ufficiale nei Paesi Bassi dal 2 al 4 maggio 2011. Vendola e la sua delegazione, tra cui l’assessore alla mobilità Minervini e l’assessore all’agricoltura Stefàno, sono stati invitati dal Ministero olandese degli Affari Esteri, nell’ambito del programma dedicato alle visite di persone influenti (Influentials). Questo programma è svolto dal Ministero olandese degli Affari Economici, Agricoltura & Innovazione e dall’agenzia per la promozione della cooperazione internazionale (NL EVD Internationaal), al fine di promuovere e incrementare gli affari e la cooperazione con altri paesi.
D’altro canto, l’obiettivo della Regione Puglia, nell’ambito del progetto “Olandiamo in Puglia”, è quello di promuovere la conoscenza dei Paesi Bassi e di condividerne le “best practices”. In particolare, la visita sarà dedicata all’approfondimento e alla conoscenza di alcune delle eccellenze del sistema olandese, rifiuti e energia, sistema trasportistico e infrastrutturale, sistema agroalimentare e florivavistico.
Di particolare importanza l’appuntamento di lunedì 2 maggio. La delegazione pugliese è stata invitata a visitare l’inceneritore con recupero di energia di Amsterdam’s Waste and Energy Company (AEB), leader mondiale nella produzione di energia recuperata dai rifiuti e nella produzione di materiali recuperati dal post-combustione, (zolfo recuperato per produrre pannelli di gesso per l'edilizia, cloruro di calcio recuperato e utilizzato per scongelare le strade in inverno.. etc).
Secondo Amsterdam’s Waste and Energy Company (AEB), l’inceneritore di Amsterdam è dotato di impianti di terza e quarta generazione. La terza generazione di inceneritori tratta una capacità di 850.000 tonnellate di rifiuti all'anno ed è dotata di un sistema di pulizia dei fumi che mantiene le emissioni nei limiti di legge.
Gli impianti di quarta generazione producono energia termica con il 30% di efficienza ed ha una capacità di trasformazione di 530.000 tonnellate all'anno. Sul piano del recupero termico, la struttura aziendale è la più grande ed efficiente del mondo. Sommando le rispettive capacità di trattamento, il totale è pari a 1,4 milioni di tonnellate circa di rifiuti trattati, più o meno quanto i rifiuti indifferenziati prodotti dalla Puglia nell’arco di un anno.
Il chimico ambientale dell'Istituto Tumori di Genova, Federico Valerio, che da alcuni anni studia le corrette gestioni dei Materiali Post Utilizzo, in particolare i loro effetti sulla qualità dell’ambiente e sulla salute (clicca qui per il suo blog), contattato da Eco dalle Città, ha dichiarato: “Gli olandesi non si contraddistinguono per particolari eccellenze nel settore della gestione dei materiali post consumo. Con una antica storia di inceneritoristi, [il primo inceneritore fu costruito nel 1885] continuano su questa strada, che una volta intrapresa non permette cambiamenti di rotta”.
Secondo Valerio, i recuperi dei materiali post consumo, “avvengono a valle dei trattamenti fumi e quantomeno sarebbero necessarie analisi accurate sulla presenza di contaminanti ( metalli pesanti, diossine) prima di autorizzarne l'uso. In Europa - ha continuato Valerio - non esiste ancora un’unica normativa sul trattamento delle ceneri pesanti (e per quelle leggere e su derivati), da trattamento fumi come zolfo e gesso. Di conseguenza, le ceneri viaggiano, dai paesi più severi a quelli più permissivi. Le norme più severe, come quelle tedesche, prevedono in tutti i casi, aggiunta di cemento e successiva “messa in discarica”.
“A mio avviso - ha concluso l’esperto - l'Olanda merita attenzione per la sua politica sul trasporto collettivo più che per la gestione dei materiali post consumo”.