Codacons denuncia l'Ama: «Strade sporche in 9 casi su 10»
In seguito a un monitoraggio di dieci giorni sulla pulizia delle strade, l'associazione ipotizza il reato di interruzione di pubblico servizio. In cantiere anche un'azione legale contro il Comune per il degrado di molti quartieri romani
05 May, 2011
La pulizia delle strade romane è «insufficiente», addirittura «scandalosa». Per questo Codacons ha presentato, in seguito a un monitoraggio di dieci giorni su dieci vie della città, una denuncia alla Procura contro Ama, «ipotizzando il reato di interruzione di pubblico servizio e chiedendo sanzioni e provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti addetti alla pulizia delle strade in questione».
Dalle indagini, spiega l’associazione, è infatti risultato un livello di pulizia e raccolta dei rifiuti complessivamente «negativo» in nove strade su dieci. «Di queste, ben quattro (via Carnaro a Conca d’oro, via G. Stampa a talenti, via Borgo Ticino e via di Casalotti a Casalotti, ndr) versano in condizioni pessime, essendo state sottoposte a pulizia solo una o due volte in 10 giorni. Cinque strade (Via V. Arminjion e via Bettolo a Prati, via R. Michels a Collatino, via Campo Ligure a Torrevecchia e via Aurelia al civico 300, ndr) fanno invece registrare risultati insufficienti, e sono apparse pulite appena 4 volte in 10 giorni. Una sola la strada (via Appia, tra via Bobbio e via Tortona, ndr) con livelli di pulizia sufficienti». Il monitoraggio è avvenuto dal 21 al 30 marzo, con lo scopo di verificare la frequenza nella pulizia delle strade da parte dell’Ama. Semplici le modalità dell’indagine: «Il controllo è stato eseguito depositando in punti precisi dei rifiuti (bottigliette di plastica, lattina, cartacce, ecc.) per poi verificare ogni mattina se quegli stessi rifiuti fossero stati rimossi, o se ad essi se ne fossero aggiunti degli altri. In caso di rimozione, sono stati ricollocati nel medesimo punto ulteriori rifiuti».
E contro il degrado di alcune zone della città (buche stradali, mezzi pubblici insufficienti, sovraffollati e in perenne ritardo, strade sporche e insicure, e altri disservizi), Codacons sta anche preparando un’azione legale contro il Comune per ottenere 1,5 miliardi di euro di risarcimento danni, ossia 1.000 euro a cittadino. «La Giunta Comunale di Roma – spiega l’associazione – ha emanato due deliberazioni con cui ha definito e circoscritto, secondo precisi indicatori sociali, quali sono le zone degradate presenti nella capitale. Ciò significa che il Comune era ed è consapevole dello stato di abbandono e incuria in cui versano numerosi quartieri, e nulla finora ha fatto per garantire ai cittadini di tali zone un livello accettabile di decoro urbano». All’azione legale possono partecipare tutti i cittadini che risiedono nei quartieri classificati come “degradati” dalla Giunta capitolina (vedi file allegato).