Quarta indagine sulla qualità della vita a Roma: insoddisfazione dei cittadini per Tpl e raccolta dei rifiuti
I due servizi esercitano un peso negativo sul giudizio complessivo dei romani riguardo alla qualità della vita. Ancora in corso un focus sull'igiene urbana
21 June, 2011
L’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma ha presentato la “Quarta indagine sulla qualità della vita e i servizi pubblici locali nella città di Roma”. Ad illustrare il documento è stato il Presidente dell’Agenzia Paolo Leon alla presenza del Sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, e del Presidente dell’Assemblea Capitolina, Marco Pomarici.
L’indagine, realizzata attraverso un sondaggio telefonico di opinione rivolto a un campione casuale e stratificato di 2.000 cittadini residenti nel Comune di Roma, giunge così alla sua quarta edizione. Diversamente dagli anni precedenti, è stata adottata una articolazione territoriale secondo quattro fasce concentriche (oltre il Municipio XIII) che definiscono aree urbane con diversa distanza dal centro storico e con diversa densità di popolazione: questa scelta ha consentito di evidenziare la diversa efficacia e utilizzabilità dei servizi pubblici oggetto dell’indagine.
Rispetto all’anno precedente l’indagine registra un lieve miglioramento della soddisfazione dei romani in merito alla qualità della vita a Roma: i “molto o abbastanza soddisfatti” sono aumentati di quasi quattro punti percentuali (sono ora poco più del 70%), e tra questi, sono i “molto soddisfatti” che crescono più di tutti gli altri (sono ora il 18,6%, con una punta “inaspettata” del 24% per chi abita nella zona fuori dal GRA).
Si conferma anche quest’anno lo stretto legame che assumono i servizi pubblici locali nel determinare il livello di qualità della vita in città. La soddisfazione media mostra infatti, da un lato, che il giudizio medio ottenuto dai servizi è come gli anni precedenti superiore a quello espresso per la qualità della vita (nel 2011 6,45 rispetto a 6,13), a testimoniare il peso dei fattori di contesto esterno (prima fra tutti la crescita economica) nel determinare la qualità della vita. Dall’altro lato, la soddisfazione per i servizi rimane in tutte le indagini effettuate – come voto medio – al di sopra del 6, sia pure in lieve ma continuo calo rispetto al 2010 e al 2009. È nettamente aumentata la quota di chi si dichiara “abbastanza soddisfatto”, sfiorando la metà del campione (46,3%), a fronte di un’altrettanto netta riduzione dei “molto soddisfatti” (29,5%) e di un leggero calo dei “poco” (15,8%) e “per niente soddisfatti” (8,4%). I giudizi più “tiepidi” si registrano nella zona tra anello ferroviario e fascia verde, con la minor percentuale assoluta (26%) di “molto soddisfatti”.
La soddisfazione dei singoli servizi è naturalmente correlata anche alla qualità della vita in generale: i servizi culturali (Palaexpo, Auditorium, musei e biblioteche) sono vicini tra loro, ma distanti dalla qualità della vita, mentre il trasporto pubblico (metro e bus) e l’igiene urbana (raccolta rifiuti e pulizia stradale) risultano associati sia tra loro che con la qualità della vita, a testimoniare l’influenza non positiva che tali servizi esercitano sul giudizio complessivo.
Per provare a suggerire alcune direzioni verso le quali l’Amministrazione Capitolina potrebbe concentrare i propri sforzi e le connesse risorse finanziarie, quest’anno è stato definito un “indice di priorità di intervento” che tiene conto della “soddisfazione”, della “rilevanza” e del grado di “utilizzo” dei singoli servizi. La massima priorità riguarda l’igiene urbana in generale (l’indice per la pulizia stradale è 95, per la raccolta rifiuti 84), a cui sono associati valori elevati sia di insoddisfazione sia di rilevanza, e il cui utilizzo è universale, mentre la minima priorità (2-3) riguarda Auditorium, taxi, Bioparco e farmacie comunali, la cui alta soddisfazione registrata tra gli utilizzatori si accompagna con una bassa rilevanza e un limitato grado di utilizzo.
Più in dettaglio, la “qualità” del servizio di autobus e tram, pulizia stradale e metropolitana è stata indicata come principale criticità per gli utilizzatori, l’”accessibilità” per i servizi sociali municipali, asili nido, sosta a pagamento e la “sicurezza” per l’illuminazione stradale, mentre come principale fattore di non utilizzo è stata indicata l’”accessibilità” per le farmacie comunali e il “costo” per i taxi.
È stata inoltre chiesta ai romani una loro valutazione esplicita sull’andamento dei servizi pubblici negli ultimi due anni: in generale, il 16,7% degli intervistati ritiene siano migliorati, per il 58% sono rimasti uguali e per il 25,3% sono peggiorati. Solo pochi servizi registrano una percentuale di “sono migliorati” maggiore dei “sono peggiorati”: si tratta in particolare dei servizi culturali nel complesso, del call center 060606 e dell’acqua potabile. Giudizi fortemente negativi sono invece attribuiti alla viabilità e circolazione, soprattutto in automobile (per il 67,3% è peggiore di due anni fa contro il 4,4% per i quali è migliore), ma anche in moto e in bici. Altrettanto negativa è la dinamica per le affissioni pubblicitarie stradali e gli interventi per il decoro urbano: i romani che ne dichiarano un peggioramento sono nel primo caso il 44% e nel secondo caso il 42,6%, mentre rispettivamente il 9,2% e il 14,6% li considerano migliorati.
L’indagine si conclude con un’analisi di dettaglio per le diverse categorie socio-anagrafiche e per le cinque zone di Roma, oltre una breve analisi qualitativa sulla diversa percezione del servizio di raccolta dei rifiuti, in funzione della differente modalità di effettuazione del servizio nei quartieri cittadini: gli interessanti ed evidenti segnali che sono emersi hanno suggerito l’avvio di un’indagine di approfondimento, al momento ancora in corso, focalizzata proprio sul servizio di igiene urbana e in particolare sulla raccolta rifiuti.