Il Punto sui Rifiuti - Minacce all’assessore Sodano. Regione: discarica a Napoli
Il vicesindaco ha denunciato intimidazioni ricevute dagli operai di una ditta appaltatrice del servizio di raccolta dei rifiuti. Sul fronte istituzionale la Regione Campania ha approvato l’apertura di una discarica a Napoli e la riapertura di Macchia Soprana. In città giacenze a quota 2400 tonnellate. Rassegna stampa
23 June, 2011
A Napoli la situazione è ancora emergenziale. Sono circa 2400 tonnellate di rifiuti che giacciono a terra in maniera disomogenea. Il grosso dell’immondizia è concentrato nell’area del centro, zona dove da giorni si verificano proteste degli abitanti e azioni di boicottaggio della raccolta. Le proteste hanno come epicentro i Quartieri Spagnoli e si riversano sulla Riviera di Chiaia, sul Corso Vittorio Emanuele e su via Toledo. Zone in cui la raccolta dei rifiuti è affidata alla ditta Lavajet.
Sodano. L’assessore Tommaso Sodano intanto detta le sue linee guida: «Bisogna al più presto pensare a ripulire la città dai numerosi rifiuti che giacciono per strada. Poi, una volta risolta questa problematica si dovrà puntare decisi sulla raccolta differenziata porta a porta che resta l’unico strumento utile per uscire da questa tragica emergenza. A partire dai prossimi giorni dovranno essere raccolte trecento tonnellate in più di rifiuti rispetto a quanto avveniva in passato, proprio con lo scopo di rimettere in sesto la città entro la metà del mese di luglio» ha dichiarato l’assessore Sodano. Per avviare questo processo in piazza Municipio l’assessore ha inaugurato un’isola ecologica per il multi materiale.
Il vicesindaco nei giorni scorsi è stato al centro di un atto intimidatorio: la Digos ha notificato a Tommaso Sodano una convocazione in procura in qualità di testimone; questo dopo che o stesso assessore denunciò, lunedì scorso, al questore e al prefetto intimidazioni ricevute da parte degli operai di una ditta appaltatrice del servizio di raccolta dei rifiuti (Lavajet?). Sodano sarà ascoltato dal pm Raffaello Falcone. Evidentemente, quindi, la procura ha aperto un'inchiesta dopo le denunce avanzate da Sodano. Si tratta di una svolta decisiva sulle varie segnalazioni di oscure manovre messe in atto in questi giorni per ostacolare l'operazione di pulizia delle strade cittadine dopo che lo stesso sindaco de Magistris aveva parlato di manovre oscure di sabotaggio del piano comunale sui rifiuti.
Discariche. Sul fronte impiantistico il Tar della Campania ha sospeso l’ordinanza del sindaco di Caivano. «Sono stato appena informato che il Tar ha raccolto la nostra richiesta di sospensiva dell'ordinanza del sindaco di Caivano che non consentiva di poter utilizzare l'area adibita a sito di trasferenza dei rifiuti». Lo ha comunicato il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro che in merito ha aggiunto: «Il provvedimento del Tribunale Amministrativo dimostra la fondatezza delle mie profonde perplessità in merito all'ordinanza adottata dal primo cittadino di Caivano, che a mio avviso non aveva i presupposti di legge necessari per essere emanata».
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato a maggioranza (senza i voti dell'opposizione) una risoluzione in cui si chiede l'apertura di una discarica nella città di Napoli. I consiglieri regionali ritengono che l'unica soluzione credibile sia «l'apertura di una discarica a Napoli e l'individuazione di siti discarica comprensoriali per la Provincia di Napoli, nonchè l'autorizzazione all'apertura di Macchia Soprana a Salerno».
A margine della seduta consiliare, l'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano, ha spiegato che «non ci sono date da indicare per l'uscita dall'emergenza. Viviamo - ha detto - una situazione drammatica che stiamo affrontando con responsabilità lavorando d'intesa con le istituzioni locali. L'accordo raggiunto con le Province ci consente - ha proseguito Romano - di essere più fiduciosi, ma restiamo in attesa del decreto o della sentenza del Consiglio di Stato». Saranno, per Romano, 15 o 20 i giorni che «ci separano da questi decisivi appuntamenti. Se non dovessero arrivare tali segnali - ha concluso - in attesa di poter contare sull'impiantistica necessaria per il ciclo integrato dei rifiuti in Campania, non ci resta che lo stato di emergenza».
Europa. Dall’Unione Europea intanto fanno sapere che le autorità competenti di Napoli e della Campania hanno due mesi per preparare un nuovo piano "credibile e sostenibile" di gestione dei rifiuti municipali (che deve includere anche una soluzione per le 'ecoballe' di rifiuti indifferenziati accumulate nelle precedenti emergenze), se vogliono evitare un secondo ricorso in Corte europea di giustizia da parte della Commissione, e convincere Bruxelles a sbloccare i fondi Ue per la Regione che sono finora stati congelati.
Berlusconi al sindaco "Devo intervenire io" - da La Repubblica Napoli del 23.06.2011
"Sistema in tilt, soffriamo anche a Salerno" - da La Repubblica Napoli del 23.06.2011