Rifiuti, nel Lazio si avvicina l'ora X
I prossimi giorni saranno decisivi per il futuro della gestione dei rifiuti: dal 28 giugno serrata delle discariche contro i comuni morosi, tra i quali c'è anche Roma. E il 29 scade la proroga per Malagrotta: la Polverini dovrà indicare un sito alternativo
24 June, 2011
Il Lazio come Napoli? Per adesso è solo un rischio, un timore che sta iniziando a diffondersi. Per la regione si avvicinano infatti due giorni decisivi per la gestione dei rifiuti: se infatti mercoledì 29 giugno scade la proroga per Malagrotta, il giorno precedente è prevista la serrata delle discariche. Alcuni giorni fa, Federlazio ha fatto sapere che da quella data le discariche laziali non accoglieranno più la spazzatura dei comuni morosi. Comuni tra i quali, tra l’altro, c’è anche Roma. Il sindaco Gianni Alemanno, per ora, si mostra tranquillo e rassicura: «Presto non saremo più morosi». La capitale è in buona compagnia, visto che i comuni in debito con i siti di gestione dei rifiuti sarebbero una quarantina. In totale, i signori delle discariche reclamano circa 220 milioni di euro, una settantina solo da Roma.
Ancora nessuna novità sul sito che dovrà accogliere, dopo la chiusura di Malagrotta, l’immondizia di Roma, Fiumicino e Ciampino. Le ipotesi si rincorrono. Dopo Allumiere, Monti dell’Ortaccio e Testa di Cane, l’ultima ipotesi riguarda Pian dell’Orto, un’area a nord di Roma, al confine con il comune di Riano. Il sindaco della cittadina Marinella Ricceri, in una lettera alla Polverini, si è però già detta contraria alla discarica: «Riano e i suoi cittadini oggi sono costretti ad affrontare già importanti problemi come quello del presunto abusivismo edilizio, per cui aggiungerne un altro e di tali dimensioni sarebbe come uccidere il nostro paese. Non siamo disponibili ad ospitare nessuna discarica, tantomeno siamo disposti ad accettare decisioni prese sulle nostre teste. Le chiediamo, a tutela della tranquillità dei cittadini e della salvaguardia del nostro territorio, di chiarire la situazione e di scongiurare che Riano diventi la discarica di Roma. Se così non fosse, il Comune di Riano è disposto a schierarsi al fianco dei propri cittadini, pronti ad intraprendere azioni clamorose a difesa della propria qualità di vita», scrive il sindaco.
E continuano le proteste dei cittadini che non vogliono una discarica proprio dietro casa: il 22 giugno hanno manifestato gli abitanti di Ponte Galeria, il 24 e 25 giugno manifesteranno gli abitanti di Fiumicino e comuni limitrofi, già in agitazione dal 18 giugno scorso, per dire no all’ipotesi di un inceneritore a Palidoro e chiedere il porta a porta in tutta la regione.
Vaghe le ultime dichiarazioni del presidente della Regione Renata Polverini: «Federlazio svolge il suo ruolo. Ci sono questioni e livelli istituzionali con i quali in questi giorni sto interloquendo perchè non si verifichino problemi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Lavoriamo per garantire che questo accada: poi ciascuno si assumerà la propria responsabilità». Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ha detto di attendere le scelte della Regione, cercando di gettare acqua sul fuoco: «Credo che non ci sarà mai una nuova Malagrotta e su questo le parole della Regione ci confortano e cioè mai più una discarica con quelle caratteristiche. Vedremo se con un ciclo integrato dei rifiuti ci sarà bisogno di piccoli luoghi provvisori».
"Emergenza rifiuti, dalle discariche laziali stop ai comuni morosi" - dal Corriere.it del 23.062011