Con la delibera di Giunta del 16 giugno 2011, il consiglio della Provincia di Bari ha approvato (il 27 giugno) l’aggiornamento del “Piano di attuazione provinciale relativo al programma regionale per la tutela ambientale (PRTA)”. In particolare è stata determinata “la concessione agli enti locali di contributi in conto capitale per la realizzazione di impianti ed opere” ed individua “le fonti delle risorse finanziarie”.

Secondo la legge regionale n. 17 del 30/11/2000 (“conferimento di funzioni e compiti amministrativi in materia di tutela ambientale”) la regione Puglia deve mirare alla dotazione di un programma regionale triennale per la tutela dell’ambiente (PRTA) e deve demandare alle province la redazione dei relativi piani di attuazione provinciali. Attraverso di essi ed entro i limiti delle risorse annualmente messe a disposizione dalla Regione, vengono programmati tutti gli interventi ritenuti più necessari.

Per ciò che concerne la Provincia di Bari, l’amministrazione non aveva impegnato né speso tutte le somme stanziate dalla Regione Puglia per il periodo 2003-2008 e neppure provveduto ad aggiornare il piano, approvato dalla Giunta ma non dal Consiglio, risalente all’ormai lontano 25 gennaio 2005. Con tale delibera la Provincia, all’epoca, aveva programmato ed utilizzato 16 milioni di euro, ma non tutte le risorse erano state adoperate.

In altre parole, il piano triennale per la tutela dell’ambiente approvato dal Consiglio Provinciale vedrà nei prossimi mesi, spendere le somme non impegnate e non spese per un ammontare complessivo 12.702.675 euro (al netto delle somme spettanti alla Provincia BAT pari al 23,71%), nonché le somme stanziate dalla Regione con riferimento all’anno 2009 (€1.046,666 per l’asse 3 - € 882.000 per l’asse 10).

Le risorse saranno impiegate nei Comuni di Alberobello, Altamura, Bitonto, Castellana Grotte, Cellamare, Conversano, Gioia del Colle, Gravina, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Polignano e Sannicandro.
Inoltre è prevista l’emissione di bandi provinciali diretti ai Comuni per un totale di 1.380.018 euro per la tutela e la pulizia dei litorali, la bonifica dei siti contaminati da amianto e creosoto; nonché il trasferimento di 1.743.608 euro all’ARPA per la stipula di apposite convenzioni.