Incontro de Magistris-Berlusconi: verso sblocco dei fondi. Rifiuti fuori regione, passa odg del Pd
Durante l'incontro con il premier il sindaco di Napoli ha chiesto lo sblocco dei 500 milioni di euro. In serata Comune, Provincia, Regione e Ministero dell'Ambiente hann delineato un protocollo d'intesa su differenziata ed impiantistica necessaria. Alla Camera approvato emendamento del Pd che consente lo smaltimento dei rifiuti anche nelle regioni del nord
27 July, 2011
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris durante l’incontro di ieri con Silvio Berlusconi, il cui tema centrale è stato inevitabilmente quello dei rifiuti, ha sostenuto con forza la propria posizione ‘rivoluzionaria’ rispetto al passato recente. De Magistris ha ricordato al premier che «non c'è bisogno di leggi speciali», sostenendo che «stiamo uscendo dall'emergenza da soli».
In serata, poi, un lungo vertice fra Ministero dell' Ambiente, Regione, Provincia e Comune ha delineato un 'protocollo di intesa' sulla questione rifiuti che individui soluzioni condivise su raccolta differenziata e sull'impiantistica necessaria. «Al governo - spiega De Magistris subito dopo l'incontro - abbiamo chiesto lo sblocco di 500 milioni di fondi che sono quelli che già spettano a Napoli». Inoltre, per il primo cittadino di Napoli c'è la necessità di «essere direttamente assegnatari dei fondi», cosa che sarebbe «una prova di senso civico oltre che politico». Per De Magistris l'emergenza rifiuti a Napoli sarà finita «quando non ci sarà più un sacchetto per strada».
Dopo l’incontro con il premier Silvio Berlusconi il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si è mostrato fiducioso sulla collaborazione istituzionale del governo sul tema rifiuti: «Sono un sindaco dell'opposizione ma sono pronto a costruire un rapporto di collaborazione con l'esecutivo, costante e diretto» ha affermato de Magistris. Il sindaco in un'intervista al Mattino dice di aver «trovato attenzione e disponibilità da parte del premier» nell'incontro sui rifiuti che si è svolto ieri a palazzo Chigi. «Ritengo necessari incontri periodici con il presidente del Consiglio e con i Ministri», dichiara de Magistris. «In gioco c'è il futuro di Napoli, che sta a cuore ai napoletani e all'Italia intera. Per questo mi aspetto dal governo una risposta importante. La mia è una prudenza speranzosa, che mi auguro si traduca in gesti e fatto concreti».
Regioni. Nel tardo pomeriggio di ieri, il governo viene battuto in Aula a Montecitorio su un Ordine del giorno presentato dal Pd che impegna l'esecutivo a consentire il trasporto della spazzatura dalla Campania in tutte le regioni italiane, in particolare in quelle del Nord.
Il documento sul quale il governo è stato battuto indica in prima battuta l'inceneritore di Brescia e gli altri impianti del nord gestiti dalla società A24 (che controlla a Napoli la Partenope Ambiente) come luogo dove avviare lo smaltimento dei rifiuti del capoluogo campano. Inoltre l'ordine del giorno chiede al governo di verificare «quali altri impianti del Nord Italia possano ospitare e assorbire parte delle giacenze della Provincia di Napoli».
Decreto. Intanto il decreto che dovrebbe affrontare la crisi nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti è dormiente in commissione Ambiente alla Camera, dove - secondo gli accordi ormai presi - dovrebbe rimanere fino alla decadenza dei termini (30 agosto) anche se le ipotesi per quel che succederà dopo il primo settembre rimangono tutte aperte.
Napul'è...un esempio per l'Italia - Raphael Rossi da Il Fatto Quotidiano del 26 luglio 2011