Ozono a livelli di attenzione l´eredità del caldo di agosto
Niente esercizio fisico intenso sotto il sole. Martedì un picco alla centralina del Lingotto Può dare problemi respiratori - da La Stampa del 01.09.2011
01 September, 2011
Sarah Martinenghi
Può provocare problemi respiratori ed è un inquinamento tipico dell´estate. Finora non aveva destato preoccupazione. Ma negli ultimi giorni la temperatura elevata ha fatto schizzare verso l´alto anche i livelli di ozono. È quindi scattato l´allarme (anche se non sono stati raggiunti livelli di massima allerta) e il Comune ha diramato un comunicato per invitare le persone più sensibili a prendere precauzioni ed evitare di rimanere all´aria aperta nelle ore più calde. Martedì si è avuto un picco: la centralina del Lingotto alle 14 registrava un valore nell´aria di 184 microgrammi per metro cubo, a fronte di un livello per la protezione della salute fissato in 120. Nella stessa giornata ci sono stati nove superamenti anche alla centralina Orbassano-Gozzano, a quella di Borgaro Torinese-Caduti, e dieci a Pinerolo-Alpini. Ieri i livelli sono leggermente scesi ma altri sforamenti potrebbero esserci se il caldo non offrirà una tregua.
«Evitate attività ricreative con esercizio fisico intenso all´aperto nei luoghi soleggiati e, nei lavori all´aperto, concentrate nelle ore di maggior soleggiamento (tra le 11 e le 17) le attività faticose ed effettuate pause in zone o strutture ombreggiate»: sono le indicazioni che gli esperti impartiscono quando i livelli di ozono risultano sopra la media. Precauzioni che devono essere adottate, in particolare, da bambini, anziani, cardiopatici, asmatici o chi soffre di malattie dell´apparato respiratorio, che devono «evitare la permanenza all´aria aperta nei luoghi soleggiati». Un consiglio è integrare la dieta con antiossidanti, come frutta e ortaggi freschi. «L´ozoto si forma solo d´estate - spiega Mauro Grosa, responsabile per l´Arpa della qualità dell´aria della Regione Piemonte - non è emesso da una sorgente industriale o civile, ma è provocato dall´uomo indirettamente perché deriva dalla trasformazione degli ossidi di azoto (combustioni, auto, e centrali di riscaldamento) che reagiscono con i composti organici presenti in atmosfera. Il mese di luglio è stato freddo, ora i livelli si sono alzati anche perché la gente è tornata, è ricominciata l´attività e si producono più emissioni». L´ozono può essere avvertito con bruciori agli occhi, tosse e senso di oppressione al torace. Acuisce i problemi respiratori. «È raro tuttavia che scatti l´allarme - spiega ancora Grosa - negli ultimi anni non ce ne sono stati. La normativa prevede anche che ci possano essere 25 giorni in cui superare i limiti di 120 microgrammi al metro cubo in un anno: è un obiettivo imposto dall´Unione Europea, difficile tuttavia da rispettare, bisognerebbe ridurre il più possibile gli ossidi di azoto di cui l´uomo è responsabile».