Smog 2008: anche Verona migliora. Forse merito di pioggia e vento
Prosegue il nostro viaggio attraverso lo smog padano. Il 2008 sembra essere l'anno migliore dall'entrata in vigore della direttiva UE. Anche a Verona in calo le concentrazioni medie di Pm10 e i giorni di sforamento. Una chiave di lettura? Per l'Arpa Veneto sono state determinanti le condizioni meteoclimatiche favorevoli
22 January, 2009
Prosegue il nostro viaggio attraverso lo smog padano. La tesi per cui le concentrazioni di Pm10 nel 2008 sono state le più basse dall'entrata in vigore della direttiva europea sull'inquinamento atmosferico sembra essere confermata anche dai dati che ci arrivano da Verona, altro punto nevralgico in cui le polveri sottili raggiungono livelli record.
Pur rimanendo ancora molto distanti dai valori indicati dall'Unione Europea come soglia minima per la tutela della salute umana, le stazioni fisse di monitoraggio "Borgo Milano" e "Verona Cason" indicano infatti un miglioramento sia per quanto riguarda la concentrazione media annua di Pm10 che per i giorni di superamento.
A Borgo Milano, stazione di "traffico" nella quale si effettua il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico che caratterizza un'area urbana ad elevata densità abitativa, da 52 mg/mc di concentrazione media annua registrata nel 2007 si è scesi a 47 mg/mc nel 2008. Alla centralina Arpa Cason, che si trova in una zona suburbana ed è quindi una stazione in cui viene misurata la concentrazione degli inquinanti che caratterizza il fondo urbano, si è scesi da 47 mg/mc a 42 mg/mc nel 2008. Anche i giorni di superamento del limite di 50 µg/m3, da non oltrepassare più di 35 volte all'anno, sono passati da un massimo a Borgo Milano di 209 superamenti nel 2005 ad un valore di 89 nel 2008, con una riduzione quindi del 42%.
Presso la centralina di Verona Cason da marzo 2007 viene anche monitorato il Pm2.5 , le polveri più fini, che costituiscono il 66% del totale del particolato. La contrazione media di queste ultime nel 2008 è stata pari a 28 µg/mc.
Abbiamo chiesto ai tecnici dell'Arpa Veneto un'analisi dei dati dell'anno appena trascorso anche in rapporto ad eventuali condizioni meteoclimatiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Vogliamo sottolineare che, a differenza di altri uffici locali Arpa più reticenti, l'Arpa Veneto si è distinta per celerità e precisione nelle risposte. Vi proponiamo un estratto del documento fornitoci.
Si evidenzia la diminuzione sia a Cason che a Borgo Milano dei valori medi annui, ed ancor più accentuata la riduzione dei superamenti del limite giornaliero; per quest’ultimo si è passati da un massimo a Borgo Milano di 209 superamenti nel 2005 ad un valore di 89 nel 2008, con una riduzione quindi del 42%. L’andamento dei valori medi di concentrazione e del numero di superamenti rilevati presso la stazione fissa di fondo di Cason è più stabile: i valori medi mostrano variazioni più contenute, il numero di giornate di superamento del valore limite giornaliero rimane pressoché constante nel periodo 2005-2007 per poi ritornare ai valori del 2004 nel 2008.
Si è avuta quindi in generale una riduzione nei valori di picco, ma non si è notata un analoga riduzione nei valori di fondo indice che le cause principali dell’inquinamento (trasporto a grande distanza da sorgenti “esterne” alla città e fonti di pressione interne alla città) non si sono modificate in maniera significativa nel periodo considerato.
Un notevole cambiamento è stato osservato nelle condizioni meteorologiche, in particolare nel 2008 si sono avuti due parametri meteorologici concomitanti che hanno contribuito ad una dispersione degli inquinanti. In primis un moderato aumento della ventilazione con un valore medio annuo di 0.9 m/s contro gli 0.7 m/s del 2005, conseguenza di uno spiccato dinamismo meteorologico con il transito di sistemi perturbati sul nord Italia proprio nel tardo autunno e primo inverno, periodi statisticamente favorevoli a situazioni da accumulo di PM10 sulla Vallepadana. Tale anomalia essendo estesa alla mesoscala ha influenzato non solo Verona con una riduzione degli inquinanti, ma anche il restante Veneto nonché il bacino padano-adriatico.
Se si osserva ad esempio il dato relativo al numero di giornate piovose si nota come il 2008 sia stato caratterizzato da 97 giorni di pioggia, il numero più elevato registrato negli ultimi 10 anni. Nel 2004 si è avuto un numero di giornate piovose confrontabile con quelle che hanno caratterizzato il 2008: anche i valori medi di concentrazione ed il numero di superamenti misurati nella stazione di fondo di Cason nel 2004 e 2008 sono di fatto confrontabili.