Silvestrini (Kyoto Club): "Puntare su tecnologie per integrazione"
Questa la ricetta proposta da Gianni Silvestrini a PV Rome Mediterranean "per affrontare le sfide di un mercato globale fv che vede le imprese asiatiche avvantaggiate dai minori costi di produzione e dalle politiche di sostegno alla produzione adottate dai loro governi" - da Zeroemission del 14.09.2011
14 September, 2011
Un mercato che gode di ottima quello del fotovoltaico italiano, cresciuto con tassi record negli ultimi anni. Dopo la grande performance del 2010, anche il nuovo anno conferma questa crescita eccezionale: secondo gli ultimi dati del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), infatti, nei primi otto mesi le nuove installazioni hanno consentito di raggiungere una potenza accumulata pari 10,5 GW. Ma quali sono le prospettive per i prossimi anni e quale il futuro dell'industria nazionale fv nazionale, alla luce dei profondi cambiamenti in atto nelle dinamiche competitive a livello mondiale e delle modifiche introdotte nel regime di incentivazione introdotte dal Quarto Conto Energia? Questi i temi al centro del convegno inaugurale di PV Rome Mediterranean 2011, il salone internazionale delle tecnologie fotovoltaiche per il Mediterraneo che ha preso il via oggi nell’ambito di ZeroEmission Rome.
"Gli ultimi dati del Gse proiettano l'Italia al primo posto nella classifica mondiale per capacità installata annua, consacrando il nostro paese come leader mondiale nell'utilizzo di questa tecnologia – ha sottolineato Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, uno tra i massimi esperti italiani del settore -. Al tempo stesso, però, stiamo assistendo a una profonda trasformazione dello nell'impiego dei sistemi fv, che nei prossimi anni sarà sempre più orientato verso le installazioni sugli edifici a discapito dei grandi parchi solari che finora hannosostanzialmente fatto da traino allo sviluppo del settore. Una trasformazione favorita dal nuovo regime di incentivazione e che apre nuove ed eccezionali prospettive di sviluppo per la nostra industria. Per le imprese italiane - spiega Silvestrini - puntare allo sviluppo di tecnologie innovative, pensate per consentire l'integrazione degli impianti nelle strutture architettoniche degli edifici è sicuramente una delle strade per affrontare le sfide di un mercato globale che vede le imprese asiatiche avvantaggiate dai minori costi di produzione e dalle politiche di sostegno alla produzione adottate dai loro governi."