Vendola sulla Ecotassa: "Ai comuni premi e sgravi fiscali se fanno la differenziata"
“Penalizziamo la pigrizia, incentiviamo la virtù”. Così Vendola dalla Fiera del Levante, il presidente della Regione Puglia presenta il disegno di Legge che definisce le nuove sanzioni per quei comuni che non fanno la raccolta differenziata (RD). Dal 2013, i comuni che non raggiungeranno la soglia minima del 30% di RD, pagheranno alla Regione 25,82€ per tonnellata conferita in discarica
15 September, 2011
“Dal 1 gennaio del 2013 chi non fa la raccolta differenziata – parlo delle comunità cittadine – pagherà salato, al contrario chi fa la raccolta differenziata, ossia quei comuni che hanno un trend in crescita avranno dei premi importanti”. Così il presidente Nichi Vendola e gli assessori all’Ambiente e al Bilancio, Lorenzo Nicastro e Michele Pelillo, hanno presentato mercoledì 14 settembre 2011 in conferenza stampa lo schema di disegno di legge che definisce le sanzioni nei confronti di quei comuni che non attuano la raccolta.
“Il tal quale – ha proseguito Vendola – non è soltanto insostenibile ambientalmente, lo è anche economicamente. I cittadini non possono più pensare che la loro pigrizia possa essere assecondata e le Pubbliche Amministrazioni non possono più pensare che i loro problemi organizzativi e logistici debbano costituire un alibi per dilazionare all’infinito l’appuntamento con la modernità e la civiltà.
Noi abbiamo bisogno di stimolare la nascita di cooperative, di nuovi segmenti di mercato che lavorino sul tema della differenziata, come già accade con alcune grandi aziende che recuperano gli imballaggi e la carta. Ogni materia può essere recuperata e diventare ciclo produttivo”.
“Come lo si può realizzare – ha spiegato Vendola – se non penalizzando la pigrizia, punendo il malcostume e incentivando la virtù. Questo è quello che vogliamo fare rimodulando l’ecotassa e dicendo ai cittadini “controllate le vostre amministrazioni!”. Ogni cittadino ha diritto di chiedere al proprio sindaco perché le percentuali di raccolta differenziata sono così basse e ogni sindaco ha diritto di ricevere le risorse per spingere l’acceleratore di una rimodulazione del ciclo dei rifiuti centrata sulla differenziata”.
La cosiddetta “ecotassa, con il quale si definisce il tributo per il conferimento dei rifiuti in discarica, ha spiegato Nicastro a Eco delle Città, è accompagnata da un atto di indirizzo programmatico allo scopo di raggiungere quanto prima gli obiettivi di raccolta differenziata, approvati martedì in Giunta. “Ci siamo resi conto – ha dichiarato Nicastro – che le tariffe erano troppo basse per i comuni non virtuosi per la raccolta differenziata e abbiamo individuato dei criteri di efficientamento in modo da far adeguare i contratti di servizio dei comuni e elevare la qualità della raccolta dell’umido e degli imballaggi, introducendo criteri di monitoraggio della raccolta”.
Cosa cambia?
Si modificano i criteri per l’ecotassa che i Comuni versano alla regione all’atto del conferimento in discarica e che ha quindi rilevanti riflessi sulla Tarsu, la tassa rifiuti urbani che viene pagata dai cittadini ai Comuni. In effetti sarà molto più onerosa per quei comuni che puntano essenzialmente sulla filiera dell'indifferenziato, al contrario ha proseguito Nicastro “la Tarsu comunale diminuirà quando diminuirà l'ecotassa, grazie all'introduzione delle pratiche di raccolta differenziata”.
In particolare le nuove aliquote dal primo gennaio 2013 passerebbero da 0,0150 euro per kg (per i rifiuti solidi urbani non differenziati) a 0,02582 euro per chilogrammo. Le nuove aliquote si applicano in base al rispetto dei quattro indicatori di qualità previsti dal disegno di legge:
1. l’adeguamento dei contratti di servizio che non raggiungono le percentuali previste di raccolta differenziata,
2. l’elevata qualità della frazione organica raccolta,
3. l’elevata qualità della raccolta imballaggi
4. e l’elevata qualità del sistema di monitoraggio e controllo della raccolta differenziata.
E' previsto che i comuni che non raggiungeranno entro il 2013 il 30% di raccolta differenziata pagheranno il massimo (25,82 euro a tonnellata). Dal 30 al 40% di RD (con un solo indicatore di qualità rispettato) si pagherà 22,59 euro a tonnellata, (con due indicatori) invece 19,77 euro. Oltre il 40% di differenziata, l’aliquota passa a 11,62 euro a tonnellata, ma con tre indicatori di qualità, solo 5,8 euro. Al raggiungimento del 60% (l'obiettivo regionale del 2012 è del 57%) e con i quattro indicatori a posto, si pagherà solo 2,9 euro a tonnellata: con un risparmio notevole per i comuni e quindi per i cittadini virtuosi.
Fondo per i comuni virtuosi e commissariamento per gli Ato non in regola
“Ci sarà un fondo – ha concluso Nicastro – che premia i comuni virtuosi, trasferendovi risorse prese dai comuni non in regola. L’atto di indirizzo che abbiamo approvato prevede, inoltre, il commissariamento per gli Ambiti territoriali Ottimali (Ato) che presentino criticità nella gestione della differenziata, ad oggi ferma a poco più del 20% in tutta la Regione. In tutta la regione infatti solo un terzo dei 250 comuni ha presentato progetti per la differenziata spinta: ci spiace, ma nonostante le ingenti risorse messe a disposizione del territorio, sono ancora troppo pochi i progetti esecutivi.
Il cambio di passo nella raccolta differenziata grazie alla leva fiscale
L’assessore Pelillo ha dichiarato che “la Regione spinge sulla raccolta differenziata, cerca i cambio di passo e per farlo, muove la leva fiscale. Abbiamo messo a disposizione prima ingenti risorse, che però finora sono state insufficientemente utilizzate. E allora parte la leva fiscale: ci sarà un sistema premiale e incentivante per i comuni virtuosi che sostanzialmente si vedranno azzerata l’ecotassa e di converso anche la Tarsu. La tariffa sarà più alta per i comuni meno efficaci e meno attivi.
Dal suo blog, Michele Pelillo, rende noto che "il disegno di legge prevede l’introduzione di scaglioni a seconda della quantità di rifiuti riciclati. L’individuazione della fascia di appartenenza sarà individuata dopo un periodo di monitoraggio che va dal 01/09/2011 al 31/08/2012. Dal 01/09/2012 la regione attribuirà a comuni ed ato la propria fascia e dal 01/01/2013 pagheranno proporzionalmente alla quantità di rifiuti indifferenziati”.
Web TV. Regione Puglia: "Basta alibi, ora più tasse per i comuni che non faranno la differenziata"