Puliamo il mondo, grande successo a Roma
Grande partecipazione dei cittadini all'iniziativa, quest'anno dedicata a Ville storiche e periferie. E Legambiente Lazio chiede a Alemanno di estendere il porta a porta in tutta la città, coinvolgere i cittadini e affrontare il nodo delle "terre di nessuno"
19 September, 2011
Grande successo, anche quest'anno, a Roma e nel Lazio per Puliamo il mondo. Nei primi tre giorni, sono già 35 le iniziative realizzate a Roma, con la partecipazione di 33 tra associazioni, circoli e comitati di quartiere, ma le azioni proseguiranno fino al 24 settembre. Grande ramazzata nella Capitale a Villa Ada, dove i volontari con il Circolo Legambiente Sherwood e ASIA hanno tirato a lucido una splendida area di canneto e altre microdiscariche all'interno dell'importante villa storica della Capitale. All'evento hanno preso parte anche Marco Visconti, Assessore all'ambiente del Comune di Roma; Piergiorgio Benvenuti, presidente dell'AMA e rappresentanti dell'Ambasciata d'Australia e di diverse sedi diplomatiche a Roma.
La campagna si è aperta a Roma venerdì 16 settembre alla passeggiata del Gianicolo. Nel bottino dei volontari è finito un po' di tutto, lungo la via nel bosco che conduce al famoso Cannone che batte mezzogiorno, ma sono decine i luoghi del degrado che Legambiente Lazio ha individuato nella Capitale, grazie alle segnalazioni dei circoli e dei cittadini, e descritto in un ricco e inedito dossier fotografico presentato nell'occasione. Il grido di allarme arriva al Parco di Centocelle circondato da rifiuti ingombranti, ma i materassi sono anche all'ombra dell'Acquedotto Alessandrino, nei giardini di Viale Marconi si trova materiale edile. Le stazioni, dove ogni giorno transitano migliaia di persone, sono ricoperte di scritte e bottiglie, come a Trastevere, mentre troppo spesso non è difficile vedere i bambini giocare fianco a fianco con la monnezza come a Villa Sciarra, ma persino alla Domus Aurea a Colle Oppio c'è degrado.
Molte le aree della Capitale coinvolte questo fine settimana: al Parco Talenti pulizia promossa dal circolo Legambiente Aniene, lavori intensi col circolo Legambiente Garbatella al Parco Cavallo Pazzo e nell'area verde di Via Rosa Raimondi Garibaldi. Completato il lavoro da parte dell'Associazione Viviamo Vitinia presso Via Copparo e Via del Risaro, dove sono stati rimossi rifiuti ingombranti quali elettrodomestici e laterizi presenti in zona. Legambiente Capoprati e l'Associazione Tracce hanno raccolto rifiuti nelle scarpate che fiancheggiano la pista ciclabile. Le Guardie per l'Ambiente si sono occupate del parco dell'Acquedotto Alessandrino e anche la Parrocchia di San Michele ha preso guanti e sacchi per un piazzale a Pietralata. Uno dei quartieri dove la partecipazione è stata più alta è Garbatella: «Ciò che ogni anno colpisce è il sentimento di appartenenza dei cittadini che ritrovano i propri spazi comuni prendendosene cura. I bambini, numerosissimi, trafficavano con rastrelli e palette a ripulire il parco dove giocano abitualmente, e più d'un volontario ha detto che sarebbe bello ripetere questa iniziativa più spesso, in questi periodi di austerità per gli enti pubblici, perché divertente, educativo, e fa bene alla salute», ha spiegato soddisfatta Anna Maria Baiocco, presidente del circolo del quartiere.
Altre iniziative nella Capitale per Puliamo il Mondo sono state avviate nel quartiere Esquilino con il progetto di mediazione sociale per la pulizia e la riqualificazione di alcune strade, con lezioni all'aperto per i ragazzi delle scuole del Rione sulla cura dell'ambiente e a giochi tradizionali; un comitato in azione presso il Parco dei Cedri del Libano e al sottopasso della Cristoforo Colombo, ma anche a Casal Fattoria e lungo Via del Risaro per la rimozione di rifiuti ingombranti. Importante anche l'azione dei volontari alla Pineta delle Acque Rosse, che hanno provveduto alla rimozione di siringhe e altri rifiuti. Grandi lavori di pulizia e arredo presso il Parco della Cellulosa. Nel Lazio grande partecipazione degli studenti delle scuole elementari e medie per il giro dei parchi intorno a Cittaducale (Rieti), ma anche a Fara in Sabina (Rieti). Lavoro intenso invece a Ciampino (Roma) presso il Parco Aldo Moro (o Villa Imperiale) e a Soriano nel Cimino (Viterbo) per il recupero della zona di Castello Orsini. A Frosinone, Sgurgola (Frosinone) e Latina i circoli si sono impegnati nell'opera di raccolta e riqualificazione di diverse zone, con successive visite guidate e altre azioni. Ramazze in azione anche a Vallinfredda (Roma), Lanuvio, Ariccia e Genzano nella magnifica area di Collepardo.
«A Roma va messa in campo una nuova sinergia tra associazioni, comitati e amministrazione per la gestione dei rifiuti e la pulizia della città : la raccolta mista duale non va, come il modello di spazzamento, che lascia la Capitale comunque troppo sporca, e le squadre del decoro non possono, quindi, che fare interventi spot», afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio, che ha fatto al sindaco Alemanno tre precise richieste: «Primo, eliminare tutti i cassonetti dalle strade stoppando l'assurdo sistema duale e passando al porta a porta, che risolverebbe un'infinità di problemi nella gestione dei rifiuti; secondo, il coinvolgimento strutturato dei cittadini, dopo tempo e soldi sprecati dal sindaco Alemanno per la fondazione “Insieme per Roma” che non è mai partita, rimane l'esigenza di coinvolgere i tanti gruppi che ogni giorno si danno da fare per il loro quartiere; terzo, affrontare il nodo delle cosiddette terre di nessuno, quelle centinaia di luoghi dove nessuno sembra avere il compito di pulire, approvando finalmente il contratto di servizio tra AMA e Comune di Roma. Le giornate di Puliamo il Mondo sono sicuramente utilissime per accendere i riflettori su questi temi e avere risposte chiare».
«Puliamo il Mondo si conferma un successo, la crisi incoraggia la voglia di darsi da fare, di mettersi insieme e agire concretamente per migliorare i nostri quartieri e i nostri paesi. Sui rifiuti la ricetta è chiara e dove si applica funziona: porta a porta per la raccolta differenziata. E' assurdo, allora, che la Regione si ostini verso un nuovo piano rifiuti tutto fatto di discariche e incenerimento, addirittura con un commissario che entro fine ottobre dovrà identificare nuovi siti per seppellire i rifiuti. A Palidoro, Riano, Malagrotta o chissà dove non si dovrà mai scavare, la soluzione è nell'attuazione di un nuovo modello di gestione dei rifiuti», ha commentato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio.