Riqualificazione energetica degli edifici, le esperienze dei “Comuni virtuosi”
Una raccolta di buone pratiche e progetti pilota realizzati dalle amministrazioni comunali della rete dei “Comuni virtuosi” nel settore della riqualificazione energetica. Si va dalla costruzione di cappotti isolanti sugli edifici pubblici alla sostituzione di serramenti e impianti di riscaldamento in scuole e palestre
20 September, 2011
Isolamento dei tetti, installazione di caldaie ad alta efficienza, pannelli solari e frangisole. Sono molto vari gli interventi che i Comuni italiani (e in qualche caso anche le Province) stanno realizzando per migliorare la prestazione energetica delle sedi municipali e degli altri edifici pubblici. Presentiamo una selezione di buone pratiche raccolte dall'associazione “Comuni virtuosi”, che potrebbero diventare progetti “pilota” da applicare anche altrove, magari in città più grandi e contesti territoriali diversi.
Colorno, il municipio indossa il cappotto
A Colorno, in provincia di Parma, ad esempio, l'amministrazione comunale ha varato già da qualche anno un “Piano di efficienza energetica” (vedi allegato), che prevede una serie di interventi di razionalizzazione dei consumi in diversi settori. Si va dalla riqualificazione energetica dei principali edifici pubblici comunali (sede municipale, scuole, palazzetto dello sport, piscina), alla riorganizzazione dell'illuminazione pubblica, fino alla promozione dell'energia rinnovabile. Per quanto riguarda in particolare l'edilizia pubblica, il piano prevede la sostituzione dei serramenti, la realizzazione di cappotti isolanti per le superfici verticali, e l’introduzione di regolatori di flusso ai pannelli fotovoltaici. Proprio nell'ambito del Piano, in questi mesi il Comune, socio fondatore dell’associazione Comuni Virtuosi, sta progettando la riqualificazione della sede municipale, attraverso la realizzazione di un cappotto isolante di 8 centimetri sulle facciate nord, est e sud dell’edificio comunale, con una valenza estetica, oltre che di contenimento energetico. L'obiettivo finale dell'amministrazione è quello di ridurre i consumi annui di 32.400 metri cubi di metano e di 205.000 Kwh di elettricità, con un risparmio in bolletta energetica di oltre 60.000 euro e un tempo di ritorno degli investimenti di circa 10 anni.
Capannori, a scuola di sostenibilità
Anche l'amministrazione di Capannori (Lu) ha avviato un programma di riqualificazione che energetica che coinvolge soprattutto le scuole cittadine: oltre all'installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici, il progetto prevede la sostituzione delle caldaie e la realizzazione di sistemi di isolamento termico su alcuni edifici. Sempre nel comune toscano, tra l'altro, è stato realizzato il primo esempio regionale di bioedilizia applicata alle case popolari: si tratta di una palazzina di 5 appartamenti edificata nella frazione di Marlia, realizzata dall’Erp di Lucca. Tutti gli appartamenti dello stabile sono certificati in classe energetica A, consumando solo 38 kw/h per metro quadro a fronte della media nazionale di 170 kw/h. Un risultato ottenuto grazie alla struttura in legno e allo strato isolante in lana di roccia, legno mineralizzato e fibra vegetale di canapa spesso più di 20 centimetri.
L'efficienza secondo Portogruaro e Modena
Il miglioramento dell'efficienza energetica è anche al centro del progetto “Portogruaro Città Solare” promosso dall'amministrazione del Comune in provincia di Venezia. Il piano (vedi allegato) prevede una serie di interventi di efficientamento sugli edifici pubblici, che vanno dalla realizzazione di cappotti isolanti alla sostituzione dei serramenti, dall'installazione di impianti ad energia rinnovabile all'applicazione di frangisole naturali e artificiali. Interventi di miglioramento dell'efficienza energetica sono stati realizzati anche sulle scuole del territorio. A Modena, invece, la Provincia ha raccolto in una pubblicazione (“Energia in Comune”, vedi allegato) le buone pratiche dei comuni del territorio in materia di rinnovabili ed efficienza. Il report include progetti realizzati dalla stessa amministrazione provinciale, come gli interventi realizzati in diversi edifici scolastici, dai singoli Comuni e dall'Università di Modena e Reggio Emilia, dove, l'installazione di tetti con particolare capacità riflettente (i “cool roofs”) ha permesso di abbattere del 90% l'assorbimento della radiazione solare.
Nel bellunese, cittadini informati con PubblichEnergie
Si basa invece sulla consulenza ai cittadini il servizio PubblichEnergie promosso dai Comuni di Ponte nelle Alpi, Mel, Trichiana, Lentiai, Alano di Piave e Caerano San Marco (Tv), grazie al quale vengono offerte alla cittadinanza (residente o meno) informazioni aggiornate sugli incentivi e sugli sgravi fiscali che spettano a chi realizza interventi di efficientamento energetico o installa impianti da fonti rinnovabili nella propria casa. Il servizio consiste in uno sportello settimanale attivo in tutti i comuni coinvolti, in un call center informativo e in una serie di incontri pubblici in tutto il bellunese. Nell'ambito di PubblichEnergie, inoltre, è stato promosso un “Gruppo di Acquisto Solidale” per il fotovoltaico.