Bilancio Gse 2010: le rinnovabili al 22,8% della richiesta elettrica nazionale
Il Gse ha pubblicato il bilancio elettrico relativo all'anno scorso. La potenza complessiva degli impianti a fonti rinnovabili è aumentata di circa il 14% rispetto al 2009, raggiungendo quasi il 22% della richiesta elettrica totale. L'obiettivo nazionale al 2020, però, è ancora lontano
20 September, 2011
Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha pubblicato il Bilancio elettrico italiano del 2010 (vedi allegato), dal quale si evince che le fonti rinnovabili hanno ormai raggiunto il 22,8% della richiesta elettrica nazionale. Nel dettaglio, a fine 2010 gli impianti a fonti rinnovabili avevano raggiunto le 160mila unità, più del doppio del 2009, con una potenza complessiva di 30,3 Gigawatt, facendo segnare una crescita del 14,2% rispetto al precedente bilancio. In aumento anche la produzione lorda, che ha toccato quota 77 Terawattora (Twh), pari all'11,1% in più rispetto al 2009. Cresce anche la richiesta di energia elettrica del Paese, salita a 330,5 Twh (+ 3% in un anno), ma il contributo delle fonti a basso impatto sull'ambiente si attesta ormai al 22,8% del fabbisogno totale. La parte del leone, comunque, resta ancora a carico delle centrali termoelettriche convenzionali (68% della richiesta totale), mentre il peso delle importazioni corrisponde a circa il 13%. Il documento pubblicato sul sito del Gestore, inoltre, contiene i dati regionali di numerosità, potenza e produzione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Si tratta sicuramente di un risultato positivo, ma che non corrisponde ancora al raggiungimento dell'obiettivo che l'Italia ha assunto in sede europea. L'impegno comunitario, infatti, prevede che entro il 2020 la quota di energia rinnovabile arrivi a coprire il 17% del consumo nazionale lordo, incluse però l'energia termica e la quota per il comparto dei trasporti (due voci escluse dal bilancio del Gse). Per quanto riguarda le importazioni dall'estero, inoltre, il “pacchetto clima” comunitario prevede che siano conteggiate solo quelle provenienti da Paesi con cui siano in corso dei progetti comuni. Il calcolo degli obiettivi al 2020, infine, tiene conto anche delle perdite di rete e dell'energia consumata sul luogo della produzione, che corrispondono grosso modo a un altro 6-7% della produzione totale. Secondo stime del Sole24Ore.it, perché l'Italia raggiunga il target nazionale di sviluppo delle rinnovabili, è necessario che nel Bilancio del Gse la quota “verde” sia almeno del 27%. Quella comunicata dal Gestore dei servizi energetici, insomma, è sicuramente una buona notizia, ma l'obiettivo previsto dal “pacchetto clima” Ue è ancora lontano.