Carloforte, in Sardegna, sarà il primo comune italiano "a emissioni zero"
Il piccolo comune sull'isola di San Pietro punta ad azzerare completamente le sue emissioni entro il 2014, grazie a una nuova tecnologia che permette di monitorare consumi degli edifici pubblici e la produzione di energia rinnovabile
11 October, 2011
Carloforte, sull'isola di San Pietro, in Sardegna, sara' il primo comune d'Italia a zero emissioni, grazie a un modello di sviluppo basato su energie rinnovabili, eco mobilita' e gestione dei consumi energetici. L'obiettivo, fissato per il 2014, sara' raggiunto attraverso una tecnologia wireless intelligente che incrocia i dati, monitora e razionalizza il consumo energetico di edifici pubblici, ospedali, abitazioni civili, strade. L'algoritmo, unico ed esportabile nel resto d'Italia, e' stato presentato in anteprima mondiale, in occasione del "Carloforte Green Workshop" dai ricercatori del Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile della Sapienza di Roma (Cirps).
La tecnologia wireless "Energia in rete", in abbinamento con apparati elettronici dedicati, diventera' una sorta di "cervellone" diffuso del risparmio (non esiste un'unita' centrale) in grado di gestire i consumi e i valori di produzione, ma anche di monitorare gli inquinanti attraverso specifiche sonde, in tempo reale attraverso sofisticate tecnologie smart grid, reti wireless e sensori di controllo degli sprechi energetici. Il piano anticipato dal sindaco Agostino Stefanelli comporta anche l'ammodernamento delle centrali fotovoltaiche, il trasporto pubblico locale in mobilita' sostenibile, elettrico e non, il monitoraggio dell'aria, i tetti fotovoltaici e solari termici in edifici pubblici e abitazioni.
E poi, mobilita' a zero emissioni per gli addetti comunali, biciclette elettriche gratuite per i cittadini, razionalizzazione dei consumi di acqua, valorizzazione di beni ambientali e turistici. "Il punto forte del piano", hanno spiegato Vincenzo Naso, direttore del Cirps e Daniele Pulcini coordinatore dell'unita' di ricerca Aarel che ha curato il progetto, "e' il mix di tecnologie che monitorano e calmierano i consumi entro limiti ampiamente condivisibili, ma forniscono anche un'informazione immediata sui progressi fatti. Un modo importante e veloce per rendere partecipi i cittadini sui risultati conseguiti". (Fonte: Agi)