Bari, un nuovo piano urbanistico all'insegna della edilizia ecoefficiente e della mobilità sostenibile
Approvato il 14 ottobre 2011, in Consiglio comunale, il Documento preliminare al Piano Urbanistico che prevede uno sviluppo edilizio sostenibile, scambi intermodali, collegamenti pedonali, parcheggi sotterranei e aree a verde. Per l'assessore all'urbanistica Sannicandro, le aree liberate dai binari verranno riqualificate "all'interno di una rete ecologica e di mobilità sostenibile"
17 October, 2011
Dopo 35 anni dal disegno urbanistico di Quaroni (1976), il nuovo Piano urbanistico generale (Pug) di Gianluigi Nigro, l'urbanista che ha redatto il Dpp, è stato approvato in Consiglio comunale. Normativa di riferimento del progetto della città, il Drag (Documento Regionale di Assetto Generale) e l'Atto di Indirizzo della Giunta. Questi i perni fondamentali del Documento Programmatico Preliminare: il servizio di metropolitana leggera, il recupero di aree dismesse, la riqualificazione dei quartieri storici, lo sviluppo dell’Asse Nord-Sud dalla Fiera del Levante fino al tondo di Carbonara e la riqualificazione delle aree liberate dai binari.
“Da un punto di vista quantitativo, per i proprietari delle aree edificabili significherà rinunciare a volumetrie per quasi 4 milioni di metri cubi – ha affermato l’Assessore all’ Urbanistica Elio Sannicandro – ma questa è una soluzione che andrà a tutto vantaggio per la città”.
“La nuova urbanistica, - ha continuato Sannicandro - attraverso l’introduzione di nuovi parametri perequativi, con meccanismi di premialità e compensazioni, prevede che la città e la città privata vengano sviluppate contestualmente; dunque attraverso le risorse dei privati, in cambio delle concessioni edilizie, accanto alla realizzazione di nuove abitazioni oppure con il recupero delle aree dismesse, si dovrà procedere alla realizzazione dei servizi pubblici”.
Concorso di progettazione internazionale denominato "Bari Centrale"
Altro aspetto che si collega al DPP è la riqualificazione delle aree liberate dai binari. Infatti, a seguito della razionalizzazione delle infrastrutture ferroviarie, il fascio dei binari impegnerà solo 50 metri anziché i 130 attuali, e di conseguenza saranno liberate delle aree destinate in futuro a nuovi usi urbani. Il Comune di Bari ha così elaborato dei grafici, allegati al protocollo firmato a Romail 10 ottobre, in cui vengono individuati tali spazi. Questi documenti saranno alla base del concorso di progettazione internazionale denominato "Bari Centrale", che il Comune è pronto a bandire per individuare nuove funzioni e interventi da attuare in quelle aree oggi occupate dai binari.
L'obiettivo del concorso è la redazione di un master plan, e del relativo piano di fattibilità economico-finanziario, che consenta la ricucitura dei quartieri Libertà, Murat e Madonnella, con Picone, Carrassi e San Pasquale.
All'esito del concorso internazionale, di fatto il master plan e il piano di fattibilità costituiranno lo strumento urbanistico attuativo, coerente con i nuovi indirizzi del DPP per il futuro Piano Urbanistico Generale, e in perfetta sintonia con gli obiettivi di mandato del Sindaco.
Il concorso internazionale sarà bandito entro quest'anno.
"Il riassetto del nodo ferroviario – ha dichiarato il sindaco Emiliano - significa ricucire Bari, attualmente tagliata in due dai binari, e ridisegnare il cuore della città, migliorando il trasporto pubblico con gli scambi intermodali, i collegamenti pedonali, e aumentando i servizi, i parcheggi e le aree a verde.
"La città cambierà volto – ha concluso l'assessore Sannicandro - infatti accanto al progetto del nodo ferroviario sta camminando anche il concorso per la riqualificazione della Caserma Rossani, che costituisce un altro spazio fondamentale per la ricucitura di Carrassi col centro urbano. La qualità e l'importanza degli obiettivi del Comune, approfonditi anche attraverso il Piano strategico della Terra di Bari, sono stati talmente forti da riuscire a superare una serie di difficoltà legate al numero di soggetti coinvolti e di interessi in gioco. In tal senso, è stato determinante il ruolo di mediazione svolto dall'assessorato ai Trasporti della Regione Puglia".