Interrogazione consigliare su impianto di produzione CDR di Manfredonia
Il Consigliere regionale Michele Losappio, ex assessore all'ambiente durante la prima legislatura Vendola, oggi presidente del Gruppo Sel ha interpellato con un interrogazione consigliare l'assessore Nicastro in merito allo stato di attivazione dell'impianto di produzione di combustibile da rifiuti. Di seguito il testo dell'interrogazione
27 October, 2011
Il Consigliere regionale Michele Losappio, ex assessore all'ambiente durante la prima legislatura Vendola (2005-2010), oggi presidente del Gruppo Sel, ha interpellato con un interrogazione consigliare l'assessore Nicastro in merito allo stato di attivazione dell'impianto di produzione di combustibile da rifiuti. Di seguito il testo dell'interrogazione:
Il 17 febbraio 2004, il Presidente della Regione pro tempore in qualità di Commissario per l’emergenza ambientale ha indetto una gara pubblica per l’affidamento del servizio di gestione del sistema impiantistico per il recupero energetico dei rifiuti urbani a servizio dell’intera provincia di Foggia, sistema costituito da un impianto di produzione CDR;
all’esito delle operazioni di gara e a conclusione delle varie procedure previste dalle norme europee e dalla legislazione statale il 28 aprile 2006, il Presidente della Regione pro tempore, in qualità di Commissario all’emergenza, ha sottoscritto davanti al notaio il contratto di affidamento del servizio, poi registrato il 2 maggio 2006.
L’impianto, ricadente nel territorio del Comune di Manfredonia, prevede un finanziamento di oltre 11,5 milioni di euro dei quali oltre 1,7 milioni di co-finanziamento pubblico mediante fondi Por; nel programma della Regione predisposto e consolidato dai due Presidenti e Commissari tale impianto è destinato a ricevere la parte secca degli RSU della capitanata per trasformarla in CDR e contribuire così a ridurre drasticamente il trasferimento nelle discariche degli RSU e il riempimento delle stesse puntando dunque alla chiusura delle discariche per l’indifferenziato;
infatti il contratto di affidamento prevede l’obbligo della società aggiudicataria di “trasferire a propria cura e spese il CDR prodotto ad impianti di produzione di energia già esistenti o da realizzare attenendosi puntualmente all’impegno di non smaltire in discarica il CDR prodotto”; il contratto prevede anche una penale di 3000 euro a carico dell’aggiudicatario “per ogni giorno di ritardo rispetto al termine pattuito per l’avvio dell’esercizio” mediante rivalsa sulla fideiussione;
dalla rassegna stampa e dalle immagini televisive relative alle visite-ispezioni effettuate risalenti alla primavera del 2009, emerge che l’impianto sia costruito e pronto per i collaudi e per entrare in funzione in modo da portare il meritato sollievo al servizio di smaltimento degli RSU della Capitanata;
[Michele Losappio, ndr] interroga
l'’Assessore alla Qualità dell’Ambiente per conoscere se nel lasso temporale di questi ultimi due anni, l’impianto sia stato sottoposto a collaudo e quale ne sia l’esito; quali sono i motivi ostativi alla sua entrata in funzione, circostanza che determina il trasferimento di tutti gli RSU nei siti di discarica;quali previsioni e impegni l’Assessorato e il Commissariato intendono assumere per garantire il rapido funzionamento dell’impianto e l’allineamento della provincia di Foggia al resto della Puglia.
Il Consigliere Michele Losappio
Bari, 26 ottobre 2011