Lecce, impianti fotovoltaici di via Scotellaro. Rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione
Per la vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone la competenza circa gli impianti fotovoltaici è comunale, e che dunque “si proceda con l’istruttoria e le verifiche”. Al contrario l’assessore all’Urbanistica, Severo Martini, replica alle dichiarazioni rilasciate dalla vicepresidente della Regione Puglia in merito alla realizzazione di due impianti fotovoltaici alle porte di Lecce
14 November, 2011
Sorprende non poco quanto dichiarato dall'Assessore all'Urbanistica del Comune di Lecce circa le responsabilità della Regione in riferimento alla realizzazione degli impianti fotovoltaici in via Scotellaro. Gli impianti in questione – ha dichiarato Loredana Capone - saranno indubbiamente stati progettatati al meglio, anche in considerazione del fatto che, per almeno uno dei due, la progettazione è stata affidata dall'ing. Martini; ma non è affatto vero che la normativa regionale sulle DIA privava i Comuni della possibilità di un intervento a tutela di aree del territorio ritenute non idonee all'insediamento di parchi”. “Al contrario, - ha concluso la Capone - la Legge Regionale n. 31/2008 riconosceva espressamente ai Comuni il potere di individuare aree ritenute non idonee con Deliberazione Consiliare non soggetta ad alcun controllo da parte della Regione. Il Comune di Lecce, come altri Comuni, non ha ritenuto di esercitare tale potere; e, nel bene e nel male, di tale scelta deve assumere la relativa responsabilità”.
Di altro avviso l’assessore all’urbanistica Severo Martini. “Comprendo bene – ha dichiarato Martini - il disagio maturato in questa vicenda da Loredana Capone. Sa bene che quella varata dalla Regione Puglia è una legge assurda, grazie alla quale si è consentito a chicchessia di realizzare un campo fotovoltaico su un terreno agricolo con una semplice Dia (Denuncia Inizio Attività), lo stesso procedimento amministrativo, tanto per capirci, adottato da un normale cittadino che intenda aprire una finestra all’interno della propria abitazione”.
Difendere scelte indifendibili perpetuate dalla Regione Puglia non è stato un buon esordio per la candidata alla carica di sindaco del Comune di Lecce”.