Lombardia: “Riduciamo i rifiuti in città”
Un seminario in Regione mostra i risultati della sperimentazione a Brescia e illustra la road map della Lombardia del piano d’azione per la riduzione dei rifiuti. Presentata un’indagine di A2A: tra il 2002 e il 2008 i rifiuti sono aumentati più della popolazione
15 November, 2011
Un seminario per fare un primo bilancio sul piano d’azione per la riduzione dei rifiuti (Parr), sperimentato finora soltanto a Brescia scelta come città “pilota”. L’occasione l’ha offerta la Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti, che comincia il 19 novembre. Il workshop, organizzato e promosso da Regione Lombardia, A2A, Comune di Brescia e Aprica spa, ha spiegato a che punto siamo con le azioni per la riduzione di rifiuti, mettendo anche a confronto alcune esperienze di operatori economici privati.
La Regione ha indicato la sua road map, mettendo in luce ciò che prevede il Parr elaborato nel 2008:pianificazione regionale e azioni, piano d’azione sui rifiuti.
Nel primo caso, il percorso è stato portato a termine. Sono stati definiti gli indirizzi generali che, lo scorso 8 novembre, sono stati approvati dal Consiglio Regionale. Ciò che è emerso è stata l’individuazione di una gerarchia sui rifiuti: prevenzione, utilizzo, riciclaggio, recupero, smaltimento. Proprio sul tema della prevenzione ha insistito l’assessore regionale Daniele Belotti: “occorre far capire ai cittadini l’importanza della riduzione dei rifiuti”.
Riguardo al Piano d’azione dei rifiuti, elaborato alla fine del 2008, è stata fatta una sperimentazione pilota a Brescia dove sono previste 11 azioni. Tra queste hanno avuto risultati positivi la vendita alla spina di prodotti nella grande distribuzione, i pannolini lavabili, la distribuzione dell'invenduto, il compostaggio domestico, la riduzione del consumo di carta negli uffici. Con queste azioni sono stati finora evitate 779 tonnellate di rifiuti (circa 4kg l’anno per abitante).
Nel corso del seminario, la multiutility A2A ha presentato un’indagine su produzione rifiuti e popolazione nell’arco temporale tra il 2002 e il 2008. Dallo studio emerge che mentre la produzione dei rifiuti è aumentata del 7%, la crescita della popolazione è stata del 4%. A2A ha tentato di spiegare anche le cause di questo aumento della produzione dei rifiuti: l’aumento dei nuclei monofamiliari, il ricorso a prodotti low-cost e usa e getta, l’e-commerce (prodotti acquistati e spesso accompagnati da grossi imballaggi). Di recente esiste però una controtendenza e un’attenzione maggiore a ciò che si consuma e si getta. Le cause sarebbero da individuare nella crisi economica, nel ritorno dei mercatini dell’usato e del fai da te, nei gruppi di acquisto solidale, nell’offerta di prodotti sfusi e alla spina.