“Sballati e Compost-i!”, si apre l'elenco dei negozi che riducono i rifiuti
Gli esercizi commerciali di Napoli e provincia che adottano pratiche di riduzione dei rifiuti, vendono prodotti alla spina o favoriscono il compostaggio domestico possono compilare l'apposita scheda sul sito di Anea ed essere inclusi nella lista dei negozi virtuosi
30 November, 2011
Cercasi negozi di Napoli e provincia che siano particolarmente virtuosi sul fronte della prevenzione a monte dei rifiuti. Anea, l'Agenzia napoletana energia e ambiente, cerca adesioni al progetto “Sballati e Compost-i!”, promosso in collaborazione con il Comune di Napoli. Possono iscriversi all'apposito elenco di aziende eco-friendly gli esercizi commerciali che producono o distribuiscono prodotti ad imballaggi ridotti o nulli, riutilizzabili o composti da materiale riciclato. La lista è aperta anche alle imprese che favoriscono il compostaggio domestico. Per iscriversi è necessario compilare la scheda disponibile sul sito www.anea.eu, l'elenco sarà pubblicato il 9 dicembre sui siti internet dei promotori e dei partner dell’iniziativa.
“Sballati e Compost-i!” è un progetto realizzato in collaborazione con partner come Confcommercio, Confesercenti, Federconsumatori, Legambiente e Wwf, che mira a incentivare l’utilizzo di prodotti come detersivi e alimenti alla spina (cereali, pasta, riso e legumi sfusi, ecc.) compostiere, pannolini lavabili, lettiere ecologiche, al fine di ridurre il quantitativo di imballaggi e di frazione organica, presente nei rifiuti. Obiettivo del progetto è facilitare i cittadini nell’individuazione degli esercizi commerciali virtuosi, selezionando almeno 100 prodotti diversi, distribuiti in più di 200 negozi a Napoli e in provincia, per poi monitorarne la vendita. Se solamente l'1% dei napoletani praticasse il compostaggio domestico e acquistasse prodotti sfusi, sottolinea l'Anea, si eviterebbe la produzione di 4.100 tonnellate di rifiuti l'anno, che vorrebbe dire anche la mancata circolazione di 400 camion in città. Grazie ai pannolini lavabili, invece, potrebbe essere risparmiata mezza tonnellata di spazzatura per bambino.