Smog a Padova, convocato il tavolo provinciale: il punto della situazione
In città dal 1° gennaio 2011 sono 76 le giornate in cui è stato registrato un livello di polveri sottili al di sopra del limite. Il 13 dicembre si riunirà il Tavolo tecnico provinciale per discutere di provvedimenti anti smog. L’assessore all’ambiente Zan: «Tutti i comuni della provincia partecipino al blocco no-cat»
05 December, 2011
PADOVA - Secondo i dati Arpav aggiornati al 3 dicembre, quest’anno la città di Padova ha sforato per 76 giorni il limite di 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo, a fronte di un massimo di 35 giornate.
In particolare negli ultimi dieci giorni il limite è stato quotidianamente superato, con un picco nella giornata di venerdì 2 dicembre, in cui i valori medi di Pm10 registrati dalla stazione del quartiere Arcella sono arrivati alla concentrazione di 98 microgrammi per metro cubo.
Dati preoccupanti, come d’altronde quelli di gran parte del Veneto, regione in cui si trova la terza città più inquinata d’Italia dopo Milano e Torino, cioè Verona. Nel capoluogo scaligero i dati Arpav aggiornati al 3 dicembre parlano di ben 112 giorni di sforamento dall’inizio dell’anno, con punte di Pm10 che in provincia superano spesso i 100 microgrammi per metro cubo.
A Padova il 13 dicembre alle ore 17,00 si riunirà un Tavolo tecnico zonale (Ttz) a cui sono stati invitati tutti i 104 comuni della Provincia, allo scopo di far adottare loro le stesse misure anti smog adottate dal comune di Padova. L’assessore all’Ambiente di Palazzo Moroni, Alessandro Zan, sostiene infatti che per combattere con efficacia l’inquinamento da polveri sottili, sia necessario allargare il più possibile i provvedimenti che limitano il traffico: «Più si riesce a coinvolgere altri Comuni, più il blocco no-cat può avere un peso efficace nella lotta all’inquinamento; per questo motivo chiederemo a tutte le municipalità di adottare il provvedimento che il Comune di Padova e quelli della cintura da quest’anno hanno messo in atto tutti insieme». Tale provvedimento prevede il divieto di circolazione per gli autoveicoli “euro 0” a benzina e diesel e per gli “euro 1” ed “euro 2” diesel e per i ciclomotori e i motocicli a 2 tempi immatricolati prima del primo gennaio 2000, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18; prevede inoltre l’estensione della disciplina della Z.T.L. (zona a traffico limitato) anche ai giorni festivi. Le misure in atto sono valide fino al 16 dicembre e dopo una sospensione per le festività natalizie rientreranno in vigore dal 9 gennaio fino al 20 aprile del prossimo anno; le eccezioni riguardano solo i veicoli alimentati a gpl, metano, o in possesso di filtri anti particolato con regolare omologazione. I comuni della “cintura” che hanno adottato questi provvedimenti sono sedici: oltre a Padova ci sono Albignasego, Cadoneghe, Legnaro, Limena, Noventa Padovana, Ponte San Nicolò, Rubano, Saccolongo, Selvazzano, Veggiano, Villafranca, Vigonza, Este, Monselice e Saonara che però non ha ratificato l’impegno perché ancora senza sindaco.
Sulla possibilità che tutte le altre municipalità della Provincia, o perlomeno gran parte di esse, accettino le misure permanenti anti smog, l’assessore provinciale all’ambiente Mario Fecchio è decisamente cauto ma possibilista: «Ovviamente non si può imporre niente a nessuno, ma ci si può provare. Terremo conto anche delle contestazioni che ci sono state fatte in passato. In ogni caso l’estensione della misura no-cat di Padova a quasi tutti i Comuni della cintura metropolitana è già un ottimo risultato che è stato raggiunto».
L’accordo tra i sedici comuni sopracitati era stato trovato nel precedente Tavolo tecnico zonale, riunitosi lo scorso 19 ottobre presso la sede dell’amministrazione provinciale in piazza Zanellato alla Stanga, nel corso del quale con una decisione all’unanimità era stata siglata una vera e propria alleanza anti smog. In quell’occasione Zan aveva parlato di un risultato straordinario che a Padova era stato ottenuto per la prima volta: «Un’alleanza contro lo smog e le polveri sottili di questa portata è davvero molto importante. Abbiamo sempre sostenuto come l’inquinamento si può contrastare solo se i provvedimenti riguardano un territorio molto vasto. Ecco, in questa circostanza siamo finalmente passati dalle parole ai fatti. Ed è la prima volta che accade. Questo non può che renderci molto soddisfatti. La cosa fondamentale - concludeva l’assessore comunale all’Ambiente - è che la Provincia e il nostro Comune si siano alleati in una battaglia per la tutela della salute pubblica. Davvero è un segnale estremamente positivo». Dello stesso parere Fecchio: «Credo sia molto positivo il fatto di avere trovato una larga intesa su misure importanti per migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente. Abbiamo infatti dati in nostro possesso che ci confermano come determinati veicoli siano effettivamente molto inquinanti per l’aria che respiriamo. Speriamo che il documento, approvato all’unanimità da parte di tutti i partecipanti alla riunione, venga ora adottato dal maggior numero di comuni possibile». A questo si spera di poter arrivare proprio con il Tavolo tecnico zonale della prossima settimana.