Dopo le targhe alterne di una settimana fa e i primi effetti positivi che si erano visti tra sabato 3 e domenica 4 dicembre, da lunedì scorso la concentrazione di PM10 è tornata ad aumentare. Addirittura cinque gli sforamenti giovedì 8 dicembre, un giorno comunque festivo, in cui in tanti non hanno preso l'auto per raggiungere il luogo di lavoro. A Tiburtina si è toccato quota 66 microgrammi per metro cubo. Seguono Preneste (63), Fermi (53), Magnagrecia e Cinecittà (entrambe a 51). Che cosa ci sarà da aspettarsi quindi dalla prossima settimana? Per oggi 9 dicembre, intanto, il dipartimento Tutela Ambientale e del Verde di Roma Capitale ha disposto il divieto di circolazione all'interno della fascia verde cittadina per i veicoli più inquinanti. Dalle 7.30 alle 20.30 dovranno fermarsi: autoveicoli a benzina Euro 0 e 1, diesel Euro 0-1- 2, ciclomotori e motoveicoli a due, tre, quattro ruote a 2 e 4 tempi Euro 0 -1.

Dopo i primi miglioramenti del fine settimana, la situazione ha ricominciata a peggiorare dal 6 dicembre. Se lunedì i valori delle polveri sottili si sono mantenuti abbastanza bassi per via della pioggia (il dato più alto si è regiostrato a Tiburtina, con 25 microgrammi per metro cubo), da martedì è tornato il sole e la concentrazione delle PM10 hanno ricominciato a salire: 53 a Tiburtina, 37 a Preneste, 36 a Cinecittà. Mercoledì 7, si sono registrati due sforamenti, a Tiburtina (53) e Bufalotta (52), mentre in cinque stazioni la concentrazione di PM10 di è attestata oltre i 40 microgrammi per metro cubo, dunque vicina alla soglia massima di 50. Sono proprio questi dati che hanno fatto decidere al Comune di Roma di vietare oggi la circolazione alle auto più inquinanti.

I primi miglioramenti del blocco a targhe alterne, dicevamo, si erano visti solo da sabato 3 dicembre, con un unico sforamento (a Francia, 52) e valori sopra i 40 microgrammi per metro cubo in altre quattro centraline (Arenula, Preneste, Tiburtina, Fermi). Per respirare aria più pulita, si è dovuto aspettare domenica, con zero sforamenti. L'equilibrio però è precario e le PM10 in ascesa libera.