Micropolveri meno nocive durante i blocchi totali del traffico
Il laboratorio di ricerche ambientali della Società Italiana di Medicina Generale ha dimostrato -sulle domeniche a piedi dell'inverno scorso- che anche quando i microgrammi di PM10 non calano come quantità, la loro nocività scende del 50%
12 December, 2011
Servono o no i blocchi del traffico ad abbassare la concentrazione media di PM10 nell'aria? Secondo Ario Alberto Ruprecht del Laboratorio di Ricerche Ambientali della Società Italiana di Medicina Generale non è tanto interessante porsi questa domanda. Piuttosto -ed è proprio su questo che Ruprecht sta lavorando- converrebbe interrogarsi su quanto i blocchi del traffico possano portare in termini di minor cancerogeneità del particolato.
Un'analisi qualitativa piuttosto che quantitativa, che è stata condotta sperimentalmente in occasione delle domeniche a piedi dello scorso inverno a Milano (30 gennaio e 6 febbraio 2011) ed è stata replicata nei giorni scorsi, sempre nel capoluogo lombardo, in occasione del doppio blocco totale del traffico (venerdì 9 e sabato 10 dicembre). I risultati di quest'ultima analisi verranno resi noti tra qualche settimana, mentre l'esito della prima ricerca è già noto ed è sorprendente: durante le domeniche di stop al traffico, mentre le concentrazioni medie di PM10 erano addirittura in crescita (probabilmente a causa delle condizioni atmosferiche), la componente più nociva del particolato, e cioè il "black carbon", faceva registrare una flessione superiore al 50%. La conclusione a cui arriva lo studio condotto da Ruprecht e da altri sei tecnici del laboratorio è che "le restrizioni temporanee al traffico portano ad un'immediata riduzione dell'esposizione alla componente carboniosa degli inquinanti". Effetto questo che porta "un parziale beneficio sanitario per quei bambini e adulti che decidono di passare la giornata all'aperto".